21 luglio 2013

Again and again

Sembra di rivivere tutto un'altra volta, a distanza di due anni però.
Sento quella voglia di scrivere, di buttare giù qualcosa, di sfogarmi e allora mi ricordo di avere un blog, uno spazio tutto mio dove posso scrivere ciò che mi pare, senza che nessuno si lamenti. Provo gli stessi sentimenti che provavo due anni fa, solo che adesso è diverso. Adesso so cosa mi aspetta, o almeno, lo immagino più facilmente. Adesso ho anche due anni in più, ho 18 anni e in Europa è normale lasciare casa a 18 anni. A 16 un po' meno, ma a 18 sì. L'Italia è un caso a sè, è ovvio. Manca esattamente un mese e mi ritroverò in un'altra realtà, a rivoluzionare la mia vita, ancora una volta. Mi ritroverò ad avere a che fare con posti nuovi, persone nuove, abitudini nuove, di nuovo. Solo che sta volta saprò comunicare, grazie al cielo, fin dal primo giorno. Però stavolta sarò sola. Non avrò una host mom pronta a prenotarmi la visita dall'oculista. Dovrò prendere il telefono, cercare un oculista vicino e prenotarla io la visita. Tanto per fare un esempio.
E non nascondo che questo fa paura. Vivrò da sola. Io che ho imparato cosa sia la solitudine soltanto in Cina, io che non faccio acquisti se non sono in compagnia. E' una nuova avventura, solo che è inopportuno chiamarla così, perché non è più un'esperienza, è la mia vita, che cambia. Non un anno di essa. Ma essa, interamente. E il mio cervello mi ripete che se due anni fa non avessi scelto di prendere ed andarmene in Cina, adesso non starei minimamente pensando al trasloco. È la Cina ad avermi cambiata, su questo non c'è dubbio. Però nonostante io ci sia già passata fa un po' impressione pensare che tra 31 giorni tutto cambierà, "per sempre". Non riesco ancora a realizzarlo. Esattamente come non riuscivo a realizzare la partenza di due anni fa. Ma io la partenza di due anni fa la realizzai soltanto una volta che tornai in Italia... Mi auguro quindi che non accada la stessa cosa, perché adesso non si tratta più di un anno.. ma di cinque, come minimo. E vivere cinque anni avendo l'impressione che sia solo una fase è un po' impossibile. Quindi cuore e cervello, mettetevi d'accordo, e iniziate a capire che.. tra un mese cambia tutto. Ancora una volta. Ma cambia tutto. Una cosa però che sono certa non cambierà sarà questa mia perenne voglia di scrivere, di mettere per iscritto da qualsiasi parte tutto ciò che provo, perché poi rileggerlo, onestamente, è favoloso. Rileggendo questo blog ho rivissuto i momenti più belli del mio anno in Cina. Questo blog riesce a calmare in qualche modo la nostalgia che m'assale. Distanza canaglia.
T'oh.. tra un mese non sarà più un provare nostalgia verso la Cina, ma ci si metterà Palermo. Il mio cuore non sarà più diviso in due.. ma in tre! T'oh. Non c'avevo pensato..
Ma su.. "cosa vuoi che sia?" ;)
ps. grazie sempre per l'immenso sostegno, non sapete quanto sia bello sapere che ciò che scrivo vi piaccia e vi emoziona.. mi emoziono a mia volta sapendo ciò, quindi grazie sempre.. E un grosso in bocca al lupo a chiunque, in questo momento, si trova nei miei panni.. che sia un futuro exchange students o un futuro "studente fuorisede" (che termine orribile).

20 maggio 2013

I'm back..maybe.

Eccomi qui, con le dita sulla tastiera, il libro di inglese sotto il gomito e quello di storia chiuso, accanto, che mi guarda minaccioso.
È da un po' di tempo che sentivo il bisogno di ritornare a scrivere, e quindi eccomi qui, pronta a farlo. È passato parecchio tempo dall'ultimo post, e quindi proverò a farvi un breve e conciso riassunto di questi mesi.
Agosto è stato un mese tremendo, la tristezza mi assaliva e la paura di non farcela mi faceva tremare. Ho passato ogni istante a studiare per gli esami di settembre e ad avere nostalgia della Cina. Terribile. Gli unici momenti di sfogo erano quelle rare giornate a mare, o le serate in giro per la città con i miei amici ritrovati.
A settembre ho ricominciato a respirare: ho dato gli esami (media del 7.25) ed è arriva Cathleen, il mio pezzettino di Cina <3. Poi è ricominciata la scuola, l'ultimo anno. È iniziato con un sorriso, con la consapevolezza che dopo un anno in Cina, sarei riuscita a fare qualsiasi cosa. Mi sono candidata alle elezioni d'istituto, per esempio. E sono stata eletta Rappresentante d'Istituto. Poi mi sono innamorata, galeotte le elezioni, di quello che è adesso il ragazzo che amo da ben 8 mesi.
Per Ottobre, Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio, Marzo e Aprile non c'è bisogno di fare un punto "ad hoc". Sono stati mesi di "studio matto e disperatissimo", di nostalgia ( quella non manca mai) e di amore, tanto amore. Ritornare alla mia "routine", se ben completamente diversa, mi ha fatto bene e il tenermi costantemente impegnata ha fatto si che i mesi volassero. Nel frattempo, tra il troppo studio, il parecchio stress e la molta nostalgia, ho pubblicato il mio libro e sono diventata maggiorenne (yeah! da ben 30 giorni faccio parte del mondo degli adulti, ma non illudetevi, al di là del dover mettere qualche firma qui e lì, non è cambiato granché).
Adesso veniamo a Maggio, il 10 Maggio ho sostenuto il test per l'ammissione alla Bocconi, di cui per scaramanzia non voglio aggiungere altro (basta d'altronde andare un po' in fondo al blog e troverete qualche post dove ne parlo ;) ). Comunque vada, Bocconi o non Bocconi, ad Agosto mi trasferirò a Milano.. Ho infatti scelto di iniziare l'università a Milano e di vivere quindi lì i miei prossimi 5 anni.. e magari qualcuno in più ;). Andrò a vivere da sola per i primi mesi, poi ritornerà mio fratello dal suo semestre all'estero e vivrò con lui :). Sono molto eccitata ed entusiasta di ciò, e l'idea del post-maturità mi sta facendo affrontare con più serenità la preparazione per la maturità (start 19 giugno). Adesso sono in pieno "fine anno, ultime interrogazioni, voti di ammissione, preparazione esami" e onestamente: NON VEDO L'ORA CHE FINISCA. Ma so che il tempo non si ferma, quindi è solo questione di tempo :P.
Ho tantissimi progetti, sia riguardanti il blog sia la mia vita. E tutto inizierà con il mio trasferimento.. Tanto, quando sono tornata, sapevo che questa vita sarebbe durata soltanto per un anno. Tornare e rimanere infatti, è veramente difficile. Ed io, sono "uno spirito libero" :D. Nel frattempo sto mettendo i soldini da parte per tornare in Cina dalla mia famiglia ;) e ho già deciso che una volta a Milano ricomincerò a studiare cinese. Ho scelto Milano anche per questo, oltre ad essere la città che più amo in Italia, studiare cinese lì è molto più semplice.
Beh! Questo è tutto! Spero di aggiornarvi con più frequenza ;). Grazie sempre, per tutti i complimenti, per tutto il supporto, sentirsi dire "tu non mi conosci, ma io ho letto il tuo blog" riempie davvero il cuore. Rinnovo il mio invito, per qualsiasi, dico qualsiasi, perplessità, domanda, non esitate a contattarmi. Sarà per me un immenso piacere rispondervi. Per me ormai AFS è una grande famiglia <3.
Un bacione!

12 marzo 2013

IL MIO BLOG E' DIVENTATO UN LIBRO!

Grazie al vostro sostegno, il mio blog è appena diventato un libro :). Acquistabile da chiunque voglia presso questo link.
Grazie ancora a chi c'è stato, e a chi continuerà ad esserci.

Spero di ritornare presto con altri argomenti :).
Un bacio,
Chiara

13 luglio 2012

Arrivederci.

L'ultimo post scritto risale ad un mese fa.. ed è anche l'ultimo post scritto in Cina. Giuro, ho cercato in tutti i modi di sedermi e mettermi a scrivere, ma quando non c'è voglia è inutile forzarsi e volersi mettere a scrivere. Adesso ho voglia e sono qui, seduta  davanti la mia scrivania italiana a scrivere un post da Palermo. E se ci penso inizia a divorarmi il vuoto.
Mentre ero in Cina ero convinta che avrei voluto continuare a scrivere sul blog anche una volta tornata a casa.. Ma invece, la voglia, eccetto oggi che sto scrivendo questo post, manca del tutto. Cosa dovrei scrivervi d'altronde? "Sono tornataaa"? No. Tutta questa euforia non c'è. Per tre settimane dopo il mio ritorno alla domanda "com'è andato il rientro?" rispondevo con due semplici parole: "un trauma". E così è stato. Un vero e proprio trauma che non immaginavo per niente.
Ovviamente un trauma con i suoi lati positivi, certo, rivedere tutte le persone a me care è stata un'emozione che non riuscirei mai e poi mai a descrivere, ma mi sono sentita una straniera nella mia città natale. Una turista. Una disadattata. E' assurdo quante cose cambino in dieci mesi, ed io devo avere a che fare con tutti questi cambiamenti. Se poi ci si aggiunge che sono anche io cambiata, abbiamo fatto tombola.
La gente mi dice "dai raccontami com'è andata in Cina!" "dimmi qualcosa in cinese!" ed io lì rimango imbambolata. Non posso raccontarti una vita (perché non è semplicemente un anno di vita ma è una vita in un anno) in una parola, in una frase, in uno scambio di saluti. Avrei bisogno di almeno un anno intero per poter raccontare quella vita intera, quella vita che non vivo più quotidianamente, che adesso fa solo parte di me.
Inizialmente era proprio strano, mi sembrava di essermi risvegliata da un lungo sonno dove tutto era stato semplicemente un sogno. Mi sembrava di essermi risvegliata da un lungo coma dove la parola coma veniva sostituita da Cina. Tutto così surreale, tutto così difficile da toccare con mano, adesso che ne sono lontana. Non so, non riesco a spiegarmi bene, ma era e ogni tanto continua ad essere una sensazione stranissima.
Giornalmente racconto alla mia mamma "Cathleen avrebbe detto questo" "Nainai avrebbe  cucinato questo" ecc. Rivivo la mia quotidianità cinese solo attraverso i paragoni, i racconti che riesco a fare/raccontare a chi vive ogni giorno con me. Quando qualcuno incontrato per caso mi chiede come sia andata, non riesco ad andare oltre ad un "Bene, un'esperienza fantastica che rifarei altre mille volte", ma non per timidezza, le parole mi si bloccano in gola e ad un tratto non riesco più a dire ciò che vorrei dire.
Giornalmente ho nostalgia, mi mancano i pranzi della Nainai, mia sorella che gironzola per casa e ride, ride come una pazza quando dico una scemenza, la sua risata! Mi manca il mio Baba con il suo sorriso genuino imbarazzato quando non capiva un tubo di inglese, la mia cuginetta Lin con i suoi occhioni grandi grandi che sembravano quelli del gatto di Shrek. I miei amici e i pranzi a scuola. Nostalgia, giornalmente e non c'è una cura. Quando avevo nostalgia dell'Italia bastava guardare quanti giorni mancassero per placarla, ma per la Cina no. Devo tenermela, non ho che fare, è una nostalgia che non so quando potrò placare. Non c'è un giorno, una data o un chissà che cosa che mi dica "tra n. giorni tornerai a rivivere tutto ciò". No. Posso solo sniffare i vestiti che fanno odore di detersivo cinese, sfogliare i libri di scuola, chattare con i miei compagni cinesi, guardarmi dentro e guardare quei ricordi che custodisco.
Un'esperienza che ti cambia, assolutamente, che rifarei altre mille volte. Ma una nostalgia continua, una continua terza guerra mondiale con cui convivo, che si affievolisce di settimana in settimana..ma continuerà ad esserci persempre. 
E adesso devo mettere da parte il mio blog, almeno fino a settembre.
Adesso mi tocca studiare dieci materie come se per dieci mesi non abbia studiato.
C'è chi pensa questo ma non m'importa più, sono stanca di arrabbiarmi e avvilirmi, non serve a niente. Ho la consapevolezza e sono orgogliosa di ciò, di essermi spaccata il c*** per dieci mesi in una scuola cinese e di esserne uscita, sana e salva e con ottimi voti.
Voti che saranno solo soddisfazione personale, che forse in un futuro serviranno, ma che oggi sono solo e soltanto una mia soddisfazione, un mio punto di orgoglio, una spinta in più per quando credo di perdere la forza, di non farcela più.
E quindi questo, spero, sia solo un arrivederci.

14 giugno 2012

Tutto cambiera', ancora una volta.

Sono seduta qui,su questa sedia in questo ufficio dove ho passato le mie ore libere in questa scuola. Oggi e' l'ultima volta che li vedo, che vedo coloro che per dieci mesi sono stati i miei amici piu' cari. Ho passato l'ora di pranzo a guardarli in faccia, a guardare i loro volti e a cercare di imprimere nella mia mente ogni singolo dettaglio. Ho mangiato il mio pranzo e poi ho letto il quaderno pieno di dediche che mi hanno regalato. Ad ogni pagina un pianto, lacrime che non riuscivo piu' a trattenere. Ognuno di loro ha scritto come ci siamo conosciuti, cosa e' successo la prima volta che ci siamo visti e i momenti passati insieme e rispolverare quei ricordi mi ha fatto iniziare a pensare che e' impossibile che io lasci qui. Mia zia ieri mi ha supplicata di dirle che tra un anno tornero' perche' non aveva intenzione di salutarmi, voleva per forza dirmi "a tra un anno"... Mia sorella non riesce a starmi vicina, dice che se mi vede piangere si mette a piangere anche lei. Adesso sono qui, che aspetto, che le ore passino per raggiungerli all'uscita ( non ho piu' la divisa e vestita cosi' non posso stare in classe). All'uscita mi tocchera' guardarli e salutarli, uno per uno, non potro' piu' rimandare come ho fatto lunedi', il tempo e' finito ed oggi mi tocca farlo. Qualcuno di loro, gli amici piu' cari e piu' stretti forse in futuro li rivedro', ma altri..altri il mio cuore sa che no, oggi e' l'ultima volta. Ai miei piu' cari amici cinesi mi tocchera' dire un arrivederci e rispondere ai loro "quando tornerai?" con un "non lo so. ma tornero'". A loro non posso dare le certezze che ho dato ai miei cari amici italiani prima di partire.
Essere un'exchange student fa anche male, ma se tornassi indietro lo rifarei altre 1000 volte e scegliere sempre Cina.
Dopo domani saro' a Pechino e li' con altre lacrime agli occhi dovro' salutare coloro che sono stati i miei compagni di avventura e che saranno compagni di vita. Loro in qualsiasi momento riusciranno a capirmi, e' con loro che ho vissuto tutto cio'.
Dopo domani saro' a Pechino e mi tocchera' salutare questo paese che mi ha accolta per dieci mesi.
Dopo di che dopo dopo domani saro' in Italia, saro' a Palermo, saro' a casa. Anche se non riesco a dire pienamente a "casa" perche' per questi dieci mesi sono anche stata a "casa"...Posso dire che tornero' dalle persone che mi hanno amata fin dall'inizio della mia esistenza e che hanno permesso tutto cio'.
Dopo di che niente piu' caratteri ovunque che mi divertivo a tradurre ma solo scritte in una lingua che ben conosco.
Niente piu' riso ogni giorno, ma solo qualche volte.
Niente piu' bacchette, ma forchetta e coltello.
Niente piu' wc alla turca, ma un comodo water.
Nessuna fila alla mensa, ma il pranzo cucinato dalla mamma.
La mia stanza non si affaccera' piu' sul lago di Zhaoqing, ma sulle strade di Palermo.
Le mie cene non saranno piu' solitarie, ma in famiglia.
La domenica a pranzo sara' mamma a cucinare, non piu' la mia nainai.
Non potro' piu' fare commenti in italiano, ma dovro' farli in cinese per non farmi capire.
Tutto cambiera', ancora una volta.
E a me non resta che stare a guardare come cambiera' e cosa accadra'.
C'e' chi mi chiede se sia pronta..beh, lasciatemi rispondere cosi':
Sono pronta a tornare ad avere una vita in Italia. Una vita in Italia per un'italiana non puo' essere di certo piu' difficile da gestire di una vita in Cina per un'italiana.
Non sono pronta a lasciare la mia vita in Cina, che ho costruito con tanta fatica e sacrificio ma mi tocca farlo.. almeno mi aiutera' a perfezionare e rendere al meglio la mia vita in Italia.
Ci vediamo domenica..
星期天我回意大利。

06 giugno 2012

Cosa vuoi che sia?

All'inizio quando guardavo il tempo passare non mi capacitavo di essere in Cina, lontana da tutto e tutti. Adesso invece non mi capacito del ritorno. Mancano solo undici giorni.
Mi volto indietro e guardo il tempo passato, è arrivato giugno davvero senza che me ne accorgessi.
Inizialmente era piacevole guardare il tempo passare e accorciarsi "Manca poco e abbraccio Papà e Mamma" mi ripetevo. Adesso fa male vedere che i giorni rimasti sono davvero così pochi. Ho quella fitta dentro che non mi fa parlare, la stessa fitta che mi angosciava agli inizi perché mi mancava casa.
Fa male vedere che sono solo undici giorni e che ho ancora così tanto da fare.
Ho così tanto da fare che mi chiedo da sola come sia possibile. Ho avuto dieci mesi e non mi sono bastati? Possibilmente non mi sarebbe bastata una vita intera per tutte queste emozioni ed io mi sono dovuta far bastare dieci miseri mesi. Dieci mesi non sono niente ed invece sembravano così tanto. Sembravano impossibili. E invece.. Ma è presto per cantar "vittoria" mi dicono. Mancano ancora undici giorni. "Ma cantar vittoria per cosa?" Mi chiedo giornalmente, mentre mi volto indietro e guardo. Guardo la mia cuginetta mentre la stringo tra le braccia dirmi "I loiv iu". Lei è l'unica prova tangibile del tempo che è passato.. Quando sono arrivata non parlava ne camminava.. adesso è pronta per la grande maratona e non fa altro che chiacchierare. Lei è il mio indice del tempo che è passato e che ahimè non tornerà più.
In questo preciso instante giuro che sto provando con tutta me stessa a far volare la mente al 18 giugno ma non ci riesco. Cosa dovrei immaginarmi? Io non ho la più pallida idea del come sarà la mia vita dopo. Io riesco solo ad immaginare come sarà la mia vita tra due giorni, in Cina. Anche tra un mese, ma solo se sarà qui. Ma non sarà qui, sarà altrove, in quel posto che fino a dieci mesi fa era l'unica casa.
Come sarà il ritorno? Prima riuscivo a sognarlo la notte, in quei momenti in cui casa mancava così tanto.. adesso non ci riesco più. Sento solo una terribile ansia con angoscia che mi assale. Mi chiedo se sarò pronta. Poi guardo ciò che ho vissuto, guardo tutte le prove affrontate e vinte, tutte le emozioni e le esperienze vissute. C'mon, ho vissuto per dieci mesi in un paese dove nemmeno il wc di casa era uguale, ho imparato così tante cose di cui non sapevo l'esistenza, ho risolto svariati problemi contando solo su me stessa e dulcis in fundo, ho imparato una nuova lingua.
Cosa vuoi che sia ritornare in un posto dove ho vissuto per sedici anni? Dove molte cose saranno nuove ma assomiglieranno a quelle passate? Dove non ci sarà più alcun problema con la lingua.. se non verrò capita sarà per altro?
Già... cosa vuoi che sia?
Posso farcela e ce la farò, ho una marcia in più: niente più amicizie false intorno a me.
Solo e soltanto veri amici. Pronti a riabbracciarmi.
Tengo botta e Italia.. ci vediamo la prossima settimana.

11 maggio 2012

We will leave our best friends to return to our best friends.

Qualche giorno fa la mia amica Ylenia ha condiviso uno stato stupendo e allora decisi di rubarglielo. Oggi Naomi, un'altra mia amica in America, ha condiviso lo stesso stato ma interamente, non solo il pezzo che aveva condiviso Ylenia. Allora, essendo in inglese, ho deciso di tradurlo qui perche' lo ritengo un pezzo bellissimo.Se vi interessa l'originale in inglese, potete cliccare su questo link.
ps. e' una traduzione mia, moooolto libera :).

"Un anno e' passato e siamo agli sgoccioli, stiamo per ritornare in un mondo dove tutto cio'che ci circonda e' un paradosso e dove niente e' ancora lo stesso.
In un paio di settimane daremo a malincuore i nostri abbracci, combattendo le lacrime, diremo arrivederci a persone che una volta erano solo nomi su un foglio di carta per ritornare da persone che abbracciammo,cacciando via le lacrime, prima che partire.
Lasceremo i nostri migliori amici per tornare dai nostri migliori amici.
Torneremo nel posto da cui veniamo, e torneremo a fare le stesse identiche cose che abbiamo fatto la scorsa estate ed ogni estate precedente.
Ritorneremo in quella citta'con quelle strade familiari, e anche se sono passati mesi, vi sembrera'che fosse solo ieri quando l'avete lasciata.
Appena camminerai nella tua vecchia stanza, tutte le emozioni ti assaliranno e rifletterai su come la tua vita sia cambiata e sulla persona che sei diventata.
Capirai improvvisamente come le cose che erano importanti per te l'anno prima non sembrano piu' cosi' importanti, e le cose a cui tieni adesso, nessuno a casa le capira' del tutto.
Chi chiamerai prima?
Cosa farai il primo weekend a casa con i tuoi amici?
Dove andrai a lavorare?
Chi sara' al party sabato sera?
Con chi a scuola continuerai ad avere rapporti?
Quanto tempo prima che inizierai effettivamente a sentire la mancanza delle persone scomparse irrompere senza chiamare o bussare?
Allora inizierai a capire quante cose siano cambiate, ti renderai conto che la parte piu'difficile dell'essere un exchange student e' bilanciare i due mondi completamente diversi in cui adesso vivi, cercherai disperatamente sempre di avere tutto e nello stesso tempo cercherai di capire cosa bisogna lasciarsi alle spalle.
Noi sappiamo il significato della vera amicizia.
Sappiamo chi abbiamo continuato a sentire durante lo scorso anno e chi e' rimasto caro nei nostri cuori.
Abbiamo lasciato i nostri mondi per affrontare il mondo reale.
I nostri cuori sono stati infranti, ci siamo innamorati,abbiamo aiutato i nostri migliori amici a superare i disturbi alimentari, la depressione, lo stress e la morte.
Abbiamo acceso le candele nella grotta e siamo stati svegli per tutta la notte solo per parlare al telefono con un amico nel momento del bisogno.
Ci sono stati momenti in cui ci siamo sentiti cosi' indifesi lontani da casa quando sapevamo che i nostri familiari o amici avevano piu' bisogno di noi, e ci sono stati momenti in cui sappiamo di aver fatto la differenza.
Solo poche settimane da adesso e andremo.
Solo poche settimane da adesso e dovremo togliere le fotografie dal muro, e impacchettare i nostri vestiti.
Lasceremo i nostri amici le quali le occasionali emails e telefonate ci faranno ridere o piangere questa estate, e speriamo, anche negli anni a venire.
Prenderemo i nostri ricordi ed i nostri sogni e li metteremo da parte per il momento, conservandoli per il nostro ritorno in questo mondo.
Solo poche settimane da adesso e arriveremo.
Solo poche settimane da adesso e dovremo disfare le nostre valigie e cenare con le nostre famiglie.
Guideremo fino a casa del nostro migliore amico e non faremo niente per ore.
Torneremo dagli stessi amici le quali le occasionali email o telefonate ci hanno fatto ridere o piangere durante l'anno.
Spacchetteremo i vecchi sogni ed i vecchi ricordi che avevamo messo da parte l'anno prima.
In poche settimane scaveremo nel profondo per trovare la forza e la convinzione di adeguarsi al cambiamento mantenendo tutti gli altri vicini.
In qualche modo, in qualche maniera, troveremo il nostro posto in questi due mondi.
In poche settimane.
Are you ready?"
Autore anonimo.