25 gennaio 2012

Non più soltanto una host family

Sono nel bel mezzo dei miei festeggiamenti per il mio primo capodanno cinese e vivendo emozioni uniche, ho deciso di fermarmi un attimo e trascriverle qui. Affinchè rimangano per sempre, affinchè anche voi ne siate partecipi.
Il capodanno cinese è iniziato domenica 22 che è la vigilia e il 23 è l'effettivo giorno di Capodanno.. Ma i festeggiamenti durano per circa una settimana.
Da giorni la mia mamma ospitante mi ripeteva che avrei ricevuto tanti "lucky money" (soldi fortunati) perchè qui in Cina si usa così: ogni coppia sposata da due bustine ( una per il marito ed una per la moglie) rosse contenente soldi ad ogni giovane non sposato che conosce.. Ma io ero un pò scettica al riguardo, "mi conoscono poco, da soli cinque mesi, perchè dovrebbero regalarmi soldi?". Beh, mi hanno stupita ancora una volta. I miei nonni mi hanno regalato 200 yuan, mia zia altri 100, i fratelli dei miei nonni 100 a testa e le loro mogli altri 100, i miei cugini sposati 20 a testa e via dicendo. La cosa che mi ha lasciato senza parole è stato ricevere soldi anche da coppie amiche della mia host mom che non mi avevano mai vista prima, così come altri parenti che non mi avevano mai vista prima mi hanno dato anche loro le bustine con i soldi. Quando ho chiesto a mia sorella "Come mai anche se non mi conosco mi danno soldi?" lei mi ha risposto "Perchè fai parte della famiglia Chen, non dare i lucky money anche a te sarebbe mancare di rispetto a mamma e a papà e poi ti vogliono bene, sei parte della famiglia".. Bene, lì mi sono sciolta.
Ricordavo quando agli inizi non mi piaceva andare a mangiare fuori con la famiglia perchè non capendo la lingua e non conoscendoli mi sentivo esclusa, adesso invece adoro farlo, le riunioni di famiglia sono una cosa che amo. Vedere tutto quell'affetto nei miei confronti, tutti quei sorrisi, sentirmi chiamare "Xing Jie" ( Sorella Xing) o "Chen Zhi Xing" ( il mio nome cinese) mi fa sentire a casa e non più un'esclusa. Vedere mia nonna o le mie zie che mi mettono il cibo nella ciotola perchè ormai conoscono perfettamente i miei gusti o sanno cosa potrebbe piacermi o cosa no mi fa sembrare che io sia parte della famiglia da sempre. La mia cuginetta di due anni che mi sorride appena mi vede, che non piange più quando sta in braccio a me o l'altra di cinque che quando mi vede, con la sua vocina dolce, pronuncia un "Ciao Jiejie!" spontaneo.. Mia zia ( la moglie del fratello di nonno) che ama fermarsi a parlare in mandarino con me, che mi accarezza le guancie da dietro.. Mio padre e mia madre che quando andiamo a mangiare fuori mi presentano a chi non mi conosce come "Chen Zhi Xing, la nostra figlia maggiore italiana". Tutte piccole cose che mi fanno stare bene e riflettere.. Nessuno li obbliga ad essere così con me, a trattarmi come parte integrante della famiglia, ma lo fanno. Lo fanno mettendoci tutto l'amore possibile. Ed io faccio del mio meglio per fare altrettanto.. Perchè sono stata tanto fortunata ad avere una famiglia così che per me non è più la mia host family, ma è la mia famiglia cinese.
E per chi non capisse, perchè non vive un'esperienza così ( anche io quando sentivo dire certe cose a mio fratello Ennio ero follemente gelosa e convinta che lui si fosse dimenticato della sua famiglia), io non sto rinnegando la mia famiglia, quella che mi ha messo al mondo, quella che mi conosce da sempre, quella che mi ama da sempre e che riabbracciare sarà stupendo. Ma semplicemente amo anche questa, la mia famiglia cinese. Tanto non temete, ho un cuore grande abbastanza per amare entrambe.

17 gennaio 2012

Ci sono dentro e non esco più. Ce la faccio e non ho voglia di mollare.

Prima di andare a dormire, ieri, ho iniziato a pensare ad una cosa, avevo voglia di scriverla subito, qui sul blog o da qualsiasi parte, ma la mia pigrizia ed il mio sonno hanno avuto la meglio e allora sono caduta tra le braccia dei miei sogni, sicura che questa mattina avrei ricordato tutto. Bene, questa mattina mi sono svegliata e ho iniziato a pensare a cosa diavolo pensavo ieri sera, perchè, ovviamente, non ricordavo un bel niente ( sempre per rimanere fini). Mi sono maledetta di non essermi appuntata da qualche parte il mio pensiero filosofico ed ho iniziato a spremere le mie meningi per circa 2 ore fino ad arrivare al mio brillante pensiero.
Ieri sera pensavo ad una frase di mio padre, una risposta che mi diede quando gli dissi che volevo lasciare il basket ormai tre anni fa: "Si fai pure, tanto non porti mai niente a conclusione, lasci tutto a metà". Ora, essendo passati tre annetti non ricordo le esatte parole, ma il concetto sono sicura al 110% fosse quello. Mio padre, come mia madre, per quanto durante i litigi lo slogan " Tu non mi conosci!! Non sai un caz** di me!!" sia il mio preferito, mi conoscono dannatamente bene e quella frase, quell'affermazione era assolutamente vera. Io non porto mai niente a conclusione, l'80% delle cose che faccio viene lasciato a metà. Dal rassettare la stanza alla pagina del libro di scuola che devo ripetere domani. Rimando sempre, per quanto io mi sforzi, rimando e rimando e poi mi riduco sempre all'ultimo minuto. Avendo un cul* micidiale, quando proprio non posso mollare le cose in tredici, riesco sempre per il rotto della cuffia all'ultimo minuto, e quando non riesco ( grazie al mio cul il 10% delle volte) ho sempre un'altra possibilità.
Quell'affermazione mi ha fatto pensare a quanto le cose stiano, anche se lentamente, cambiando da questo punto di vista. Come mai? Beh, sono in Cina da 5 mesi, sono in Cina e non ho ancora mollato a metà. Potevo tornare a casa e lasciare tutto a metà, come mio solito, ma non l'ho ancora fatto, e detto tra di noi, non ho attualmente la minima voglia di farlo. Mancano "ancora" 5 mesi, "ancora" ventuno settimane, pensare che qualche settimana fa ne mancavano quarantatre mi fa venire i brividi, ed è presto per dirlo, ma sembra proprio che questa esperienza si prepari ad essere una delle prime prove compiute di Chiara Terrasi Borghesan. E tutto ciò mi da un senso di appagamento e soddisfazione. Sono sicura di averlo già detto ma ho quella sicurezza e quella voglia di farcela che prima mancava, quella voglia di ritornare solo e soltanto tra 5 mesi, prendere i libri, incollare il mio popò sulla sedia e continuare a studiare, passare gli esami, arrivare alla maturità, passare la maturità e poi..poi fare di tutto perchè il mio più grande sogno diventi realtà. Milano. Milano e ancora Milano.
Fare tutto così, con sicurezza e volontà, senza lasciare più niente a metà.. Perchè le cose a metà o comunque mollare in generale, puoi permettertelo da piccola, crescere forse significa anche smetterla di affidarsi al signor ultimo minuto o al proprio fondoschiena.
E allora è arrivato il mio momento,
o come dice Liga, devo cantare la mia canzone.
E non mollare mai più, non rimandare, non lasciare le cose a metà, ma rimboccarmi le maniche e farcela, perchè a quanto pare, come dimostrano questi cinque mesi, sono capace di farlo, non era incapacità..ma mancanza di volontà. E quella adesso c'è.

14 gennaio 2012

Chi bene inizia è già a metà dell'opera..

Eccomi qua, dopo una decina di giorni, eccomi qui a scrivere sul mio blog.
Come va? Me lo chiedo da sola, va bene, ma essendo il mio di blog, posso fare ciò che voglio. Va bene, va tutto stranamente e splendidamente bene. Mi aspettavo di ritornare dalla gita nello Yunnan depressa e pronta all'ennesima crisi piena di pianti. E invece no, nonostante sia tornata con la febbre, senza voce, incapace di respirare, ero e sono tuttora felice di essere a casa, la mia casa cinese, che è riuscita a mancarmi in sei giorni di culture trip. Tornare a casa ed essere stritolata dalla mia sorellina è stato spettacolare. Essere messa al corrente di tutte le novità, come se non fossi mai andata via, come se fossi parte della famiglia, mi ha fatto sentire a casa. La mia host mom diventata sindaco che mi regala l'ipad è stata sola la ciliegina sulla torta del mio ritorno a casa. Il mio letto, il mio bagno e trovare tutte le mie cose. Poi tutto ad un tratto guardo il calendario e mi rendo conto che è il 14 gennaio, 5 mesi fa ero a Roma ed avevo da poco lasciato Palermo, tra 5 mesi lascerò Zhaoqing. Lascerò quello che è il mio letto, il mio bagno per ritornare dal mio letto e dal mio bagno... Buffo vero? Eppure non voglio più pensare a quando accadrà perchè lascerò quella che è la mia vita adesso per tornare dalla mia vita. Tutto ciò mi confonde, ma sono sicura di una cosa, quando tornerò la mia vita sarà più completa possibile, con tutto quello che sto imparando e conoscendo, la mia vita non sarà più la stessa, farò un "mix" delle due vite, rendendo il risultato qualcosa ancora più mio e completo. E sarò fiera di quello che otterrò. E nel frattempo sono soddisfatta e sorpresa allo stesso tempo del fatto che 5 mesi siano già volati, ed adesso ne mancano solo altre tanti. E voleranno anche questi. Ed io ce la farò.
E ancora Grazie, a chi c'è stato, c'è e ci sarà.

02 gennaio 2012

Posso solo dire: G R A Z I E.

Da quando sono in Cina ricevo ogni tanto messaggi inaspettati che mi lasciano letteralmente senza parole. Messaggi da persone che conosci ma con cui non hai rapporti che vadano oltre al saluto, o magari da perfetti sconosciuti. Messaggi che ti sciolgono il cuore, scritti con un affetto che nel momento in cui li leggi ti lascia imbabolata. E allora ti metti a pensare a tutto quello che stai facendo, e una domanda ti sorge spontanea " Mi merito davvero tutto ciò? Tutto questo sostegno e affetto?". Questo non lo saprò mai. Chi mi conosce sa che sono sempre troppo critica nei miei confronti.. Ma volevo comunque dire grazie a tutte quelle persone che hanno speso quei minuti del loro tempo per scrivermi un pensiero, che loro forse avranno ritenuto inutile, ma che a me ha dato una carica micidiale. Ognuno di quei messaggi contribuisce, senza saperlo, al mio percorso, alla mia avventura, dandomi la forza per andare avanti nel mio percorso. Perchè se ogni tanto c'è qualcuno che ti toglie il sorriso e ti delude quando non te lo aspetti, c'è anche qualcuno che sempre quando non te lo aspetti, il sorriso te lo fa tornare.. Con un gesto dolcissimo. Grazie. Grazie davvero.
Questo è uno di quei messaggi, di Martina. Grazie ancora Marti :) <3
"Ehi Chiara!
So che non ci conosciamo benissimo, ma ti stavo pensando e ho deciso di scriverti questo messaggio. In realtà non sapevo bene come iniziare, e non so nemmeno se lo leggerai.. comunque.. volevo farti intanto tantisssimi auguri di buon natale (anche se in leggeero ritardo XD) e di buon anno! So che sei lì in Cina e che sei molto lontana da casa ma stavo pensando a questa bellissima esperienza che stai vivendo e niente, penso che sia una cosa fantastica andare in un luogo in cui c'è una cultura che è molto differente dalla tua, e ammiro moltissimo la scelta che hai fatto del luogo! Occheei non volevo deprimerti, volevo soltanto farti sapere che sei una persona fantastica, ti sto seguendo da quando sei partita, sia su facebook che su Webbly e sono veramente contenta di conoscere una persona come te, che mette passione in tutto quello che fa e che nonostante tutto riesce sempre a sorridere! :))
Behh, non mi voglio dilungare tantissimo, magari penserai "ma chi è questa pazza che mi manda un messaggio così senza nemmeno conoscermi ahah".. puoi pensarlo benissimo, anzi anch'io lo penserei però boh, stavo parlando con i miei di questa tua esperienza e ho pensato di scriverti!
Detto questo!
Ti mando un grande abbraaccio dalla tua Palermo che ti aspetta a braccia spalancate e se avrai bisogno di qualsiasi cosa ricordati che potrai contare su di me!
Buona permanenza in Cina! :)))
..e vedrai che Giugno arriverà in fretta!!!"