29 febbraio 2012

Cultura Cinese: Lo sapevi che?

Quando decisi di mettere Cina tra le mie scelte uno dei motivi fu che della Cina in generale le persone sanno poco e niente. Vivono di quei quattro preconcetti che le portano ad essere convinti di conoscerla alla perfezione. Una grande dimostrazione furono tutte quelle facce sconcertate quando rispondevo che la sarei andata in Cina "Tra i musi gialli!?!?!? D:" "Con i comunisti??? O_O" "Ma i cinesi l'hanno tutti piccolo! Non troverai mai un fidanzato!!!" "I Cinesi sono sporchi!" "Oddio! Ma sono tutti uguali!! Come farai?". E via dicendo, devo dire che quella delle parti intime era la più quotata, ma nessuno si è messo a pensare che io non ho scelto Cina per trovare un marito, ma per conoscere una cultura COMPLETAMENTE diversa dalla nostra. Quando dici Cina, inizi ad elencare luoghi comuni, poco importa che siano veri o meno, "tu" conosci la Cina!
Ma, quante cose che la gente non sa!
Intanto, sfato due miti.
I cinesi non sono per niente tutti gialli. Anzi, molti hanno una carnagione come la mia di inverno.
I cinesi non sono per niente tutti uguali, o meglio, amano le stesse acconciature e quindi i capelli lo sono, ma giuro che le facce sono diverse, e parecchio. Solo che sono così tanti che ti dimenticherai di aver già visto quella persona prima.
Per quanto riguarda gli altri "luoghi comuni".. Beh, hanno un concetto di pulizia della propria persona e delle cose in generale parecchio diverso, che varia da famiglia a famiglia. La mia famiglia per esempio ama la pulizia, ma ho amici che sono stati in case sommerse dalla polvere. E' una cosa parecchio soggettiva che non si può estendere a tutti i cinesi. Sulle parti intime non so dirvi, gli spogliatoi sono divisi e i cinesi hanno parecchio pudore. 
Ma ci sono parecchie cose che la gente non sa e che rendono questa popolazione ancora più diversa ed ai miei occhi ancora più bella.
Lo sapevi che?:
Quando ti devono dare qualcosa, qualsiasi cosa, te la porgono con due mani, in segno di rispetto.
Se ricevi un regalo-buste con soldi non puoi aprirlo di fronte a colui che te l'ha dato, è profonda maleducazione e mancanza di rispetto. Devi resistere alla curiosità che ti sta mangiando e aprirlo a casa.
Bevono acqua calda. Non importa la stagione. Bevono acqua calda. SEMPRE.
Usano appellativi come "sorella" "fratello" "zia" "zio" per chiamare persone più grandi di loro, anche sconosciuti, come le commesse, le cameriere, il portiere, l'autista e via dicendo. Altra forma di rispetto verso gli altri.
Non ti dicono mai "NO", ma "preferirei di no" "gradirei che tu non lo facessi" o alle volte girano intorno alla risposta da darti per farti capire che non gradiscono.
Non si baciano in pubblico. MAI. In 6 mesi qui non ho ancora visto due cinesi baciarsi, non parlo solo di baci lunghi e appassionati, ma anche di innocenti baci a stampo. E' già tanto vedere due mano nella mano.
Hanno rimedi naturali per tutto, anche se non sempre funzionano..

Adesso, dato che è mattina e devo andare a scuola, scriverò tanti altri un'altra volta.
;)

26 febbraio 2012

Partenza o ritorno?

Sono appena tornata da una cena con mia mamma, mia sorella, i miei cugini e la loro bambina che dovrebbe essere mia nipote, ma io chiamo cuginetta :P. Vederla ogni volta mi fa pensare ancora di più al tempo che scorre perchè la vedo crescere giorno per giorno.
Non dimenticherò mai la prima volta che la vidi, quando mia cugina ( sua mamma) voleva farle fare una foto con "la sorellona straniera" e me la mise in braccio...Ma non ci fu verso, iniziò a piangere e fu impossibile fare la foto. Adesso, sei mesi dopo, mi cerca di continuo, chiede a tutti di me e quando mi vede mi regala un sorriso enorme ed inizia a corrermi incontro chiamandomi "jieeeejieeeeeee!!", spalanca le sue braccine perchè vuole essere presa in braccio e sta ore tra le mie braccia a ripetere quello che le dico. Le ho visto fare i primi passi e adesso corre, buffo vero? I bambini che crescono sono il primo segno del tempo che passa.
Io ho sempre amato i bambini e le cene di famiglia, e passare le cene di famiglia a giocare con la mia cuginetta parlandole un pò in mandarino un pò in inglese è qualcosa di fantastico. La mia intera famiglia cinese si fida ciecamente di me, così tanto che me l'affida senza problemi.
Ma quando guardo la mia piccola cuginetta sorridermi mi si riempie il cuore di felicità e una piccola parte di tristezza. Lasciarla, tra tre mesi, sarà impossibile. E se ci penso piango adesso.
Come sarà impossibile lasciare la mia NaiNai ( nonna) che parlando solo cantonese comunica pochissimo con me ma conosce alla perfezione tutti i cibi che mi piacciono e fa di tutto per farmeli avere. Poco importa se sono complicati da cucinare e c'è poco tempo e i miei cugini hanno fame, la mia nainai li obbliga ad aspettare perchè deve finire di cucinare le mie frittelle preferite, tutto questo sempre a mia insaputa. Vogliamo parlare del mio Jiejie (nonno)? Non dimenticherò mai e poi mai quando, non avendo macchina, si fece a piedi da casa sua a casa mia (30 minuti di strada) perchè sapeva che ero a casa da sola e voleva portarmi il pranzo cucinato da NaiNai, o anche quelle piccole cose che fa sempre per me. La mia intera famiglia cinese mi tratta come parte della famiglia e questo è, non so come spiegarlo, non so come dire cosa si prova, ma è qualcosa che ti segna, ti cambia. Nessuno li obbliga, nessuno li ha pagati. Loro lo fanno con amore e affetto perchè non importa se non parlo la loro lingua, se i miei occhi non sono a mandorla, se la mia pelle è di un altro colore, io per loro sono Chen Zhi Xing, una delle loro nipoti. E tutto ciò è inspiegabile. Io ho ricevuto dopo sedici anni di lunga attesa una sorella. Certo, i litigi con lei non mancano, ma è talmente bello fare pace e abbracciarsi che possono pure starci. Lei che mi è stata vicina fin dal primo giorno. Avete idea di quanto sia pesante e snervante tradurre a qualcuno qualcosa? Lei lo faceva e continua a farlo quando ne ho bisogno, sempre! Insieme a lei ho ricevuto una famiglia, una immensa famiglia cinese che mi ha accolta senza pensarci un attimo.
Ho una famiglia che mi ama in Italia, questo è certo, e mi manca immensamente. Ma averne due che ti amano non è favoloso? Se poi ci aggiungi che finalmente ho anche una sorella è il top. Io non voglio, mi rifiuto, di pensare alla mia partenza. Penso invece con un sorriso al mio ritorno, e al riabbracciare tutti coloro che ho lasciato a Palermo. Anche se il ritorno è una conseguenza della partenza.. Ma preferisco vedere davvero solo il ritorno e non la partenza, quella fa troppo male ed ho deciso di affrontarla solo quando verrà il momento. Godermi tutto, fin quando c'è.

P.s. Credo proprio che a breve inizierò a scrivere una "rubrica" su questo blog, sulla cultura di tutti i giorni dei cinesi.. Penso che dopo 6 mesi e mezzo qui possa permettermi di farlo :P.. E magari potrà interessare a qualcuno, oppure la userò come ricordo al mio ritorno.
Pps. Sto pensando anche di continuare a tenere il blog al ritorno, perchè sono sicura che avrò bisogno di scrivere sul mio "riadattamento" alla vita italiana e su come affronterò la nostalgia della mia vita cinese e della mia splendida famiglia cinese.

Grazie ancora Intercultura e grazie AFS China, nonostante molte volte tu mi crei dei problemi, mi hai dato una host family che non è una host family ma MOLTO ma MOLTO di più, e per questo devo dirti grazie.
Grazie alla mia Mamma che mi ha spinta a scegliere Cina, che mi ha supportato dall'inizio e continua a farlo. E a Papà, che nonostante per lui sia stata dura lasciar andare la sua piccola stella viaggiante, l'ha fatto perchè mi ama.
Grazie a Paolo, perchè mi ha ringraziata sul suo blog ahahahah, no, grazie perchè mi ha insegnato, insieme ad Ennio, cosa voglia dire condividere qualcosa con qualcuno.
Grazie ad Ennio, che mi ha insegnato con gli anni ad essere un'ottima sorella maggiore per la mia Muimui.
Grazie ai miei amici, quei pochi che continuano ad esserci, perchè continuano ad esserci.
E grazie a tutti coloro che leggono questo blog facendomi dei complimenti bellissimi. Grazie!


23 febbraio 2012

Passato, presente e futuro.

Aspettavo mia sorella nella hall del dormitorio quando, fissando quel calendario appeso al muro, uno di quelli che cambi tu i giorni, mi sono accorta che oggi è il 23 febbraio.
E allora, come se una navicella mi prendesse e mi portasse in giro nel mio passato, mi sono messa a pensare e pensare e ripensare.
Il primo pensiero, ovviamente, è stato il solito "Il tempo sta volando! è già finito febbraio!", ma mi annoio da sola a continuare a parlare di quanto questo cacchio di tempo stia volando troppo velocemente, tanto, per quanto ci provi, non riesco a far capire a pieno cosa voglia dire vedere il tempo volare così.
Il mio secondo pensiero è stato scatenato da quel "23" affisso al muro. Ventitre, ventitre.. Quanto "odio" questo numero. Era il 23 Aprile quando da bambina innocente vedevo il mio angelo volare in cielo e salutarlo per sempre, e se ci penso, una lacrima scende ancora, anche dopo parecchi anni; era il 23 giugno quando il mio primo grande amore iniziava; era il 23 ottobre quando ebbi quell'incidente che mi cambiò radicalmente. Non so voi, ma da piccolina avevo un numero preferito, il 5 (2+3).. Va bene, io generalmente non credo a questo genere di cose, ma credo sia un pò "ipocrita" forse dire che per me il 23 non ha nessun effetto. E non lo so, ma guardare quel 23 lì, che sembrava fissarmi, mi ha fatto pensare a tutto ciò e al famoso "Cosa sarebbe accaduto se non.."? Dove sarei adesso se non avessi messo Cina?.

Lo so che molti dicono che guardare al passato può solo farti male, ma io dopo anni in cui il mio passato era soltanto una grande ferita, adesso riesco a guardarlo sorridendo. Quella grande ferita sembra essersi riemarginata e allora mi piace guardarci dentro, voltarmi e guardare cosa ho passato per arrivare fino a dove sono adesso, cosa ho imparato e cosa ho sbagliato. Tutti quei dolori sembrano così lontani e quei momenti felici così vicini. Lo stare qui, il vivere in Cina non so perchè mi fa uno strano effetto. Se una giornata inizia con il piede storto, se mia sorella le ha girate e non mi rivolge la parola, io invece di mollare e dire "Bah, ho capito, oggi va di merda", anche se magari sono le 23.45 dico "Facciamo qualcosa di speciale per rendere anche oggi una bella giornata", e allora vado da mia sorella, la abbraccio forte e scopro che le ha girate solo perchè quella stronz* della sua amica le ha fatto un torto. In Italia no, mi era molto più facile lasciare perdere e rimandare a domani, "domani andrà meglio". Ma perchè deve andare meglio soltanto domani?? Non posso fare qualcosa per rendere migliore anche oggi?? Sì che posso! E allora vado, mi butto a capofitto. Sarà che in sedici anni di vita ho rimandato così tanto che mi sono rotta, sarà che ho dato troppo spazio alla depressione quando potevo benissimo prendere ed essere felice, sarà che se qui mi faccio prendere dalla depressione non ci guadagno niente, solo l'aver buttato un giorno chiusa in stanza a piangere. O, sarà semplicemente che la Cina mi ha cambiato per davvero e mi permette di voltarmi e non piangere più. Mi permette di ricordarti con un sorriso, sperando che mi guardi e sei orgogliosa di me, come io lo sono, nonna.
E allora se un anno fa odiavo ogni 23 di ogni santissimo mese, oggi amo oggi, e domani amerò domani perchè sarò ancora qui, in questa Cina che mi fa stare bene.
In una intervista per il sito della scuola mi hanno chiesto: "Cosa provi stando qui?"
"Stando qui sto bene", ma starò bene anche quando tornerò a Palermo, quando mi volterò e vedrò tutto quello che la Cina mi ha insegnato e regalato. Cina, non ti sarò mai grata abbastanza.

14 febbraio 2012

Un anno dopo

E mentre ascolto Hou Lai, una canzone cinese di cui capisco ormai tutte le parole e la trovo spettacolare, ho deciso di scrivere un'altra pagina di questo blog.
Oggi è San Valentino, e per quanto avrei voluto tanto dimenticarmi ciò ( LOL) i continui "Buon San Valentino" ricevuti a scuola non me l'hanno permesso. Credo che ormai chi mi conosce, sa cosa penso di San Valentino, la ritengo una festa soltanto commerciale, dato che per me una coppia non ha bisogno di un giorno che ricordi loro di amarsi, se si amano, lo fanno sempre, se vogliono festeggiarsi, lo fanno ogni giorno. Ma rispetto coloro che amano e festeggiano questa festa, a me è di totale indifferenza :D. Complice il fatto forse, che non l'ho mai "festeggiata" come si deve..:P. In ogni modo, vivo benissimo ugualmente.
Comunque, non volevo scrivere un post per parlare della mia concezione di S. Valentino ma volevo fermarmi a pensare che domani sarà già passato un anno. Il 15 Febbraio del 2011 alle 14.10 sul mio cellulare arrivava un messaggio da parte della mia mamma, breve e conciso: "Cina".
Non dimenticherò mai quell'istante, il mio scoppiare a piangere, e il primo pensiero che mi venne in mente: "Ma con 10 scelte, perchè proprio Cina!?!?!? NO!!! IO NON CI VOGLIO ANDAREEE!! MA CHI ME L'HA FATTO FARE?!?!!?". Quel momento durò poco più di due minuti, le lacrime sparirono velocemente grazie all'aiuto delle mie compagne che mi dicevano: "Ce la farai". E allora lì spuntò un sorriso enorme, le gambe tremavano, mi sembrava tutto troppo irreale. Iniziai a fare pensieri del tipo: "Oddio, ma io tra un anno esatto sarò in un altro posto, e chissà cosa starò facendo, in quale parte di Cina mi troverò, chissà con quante cose nuove..". E allora eccomi, un anno dopo eccomi qui. A Zhaoqing, anche se domani, per l'esattezza sarò a Canton a divertirmi con la mia Mary e Thomas. Ma eccomi, un anno dopo, dopo tutti gli ostacoli, dopo tutti gli invidiosi che ho incontrato nel mio cammino "Ma sei pazza?!!?!? Sei davvero felice di andartene in Cina tra i musi gialli??". Si, sono felice tra i musi gialli. Musi gialli che adesso fanno parte della mia vita, che sono parte del mio cuore, che sono i miei amici e la mia famiglia. Musi gialli che mi hanno accolto a braccia aperte da 6 mesi ormai. E loro mi guardano e mi dicono "Ma tu tra 4 mesi vai via. Ti prego non andare". E allora mi ricordo Elena, quando mancava poco e mi diceva "Ma tu tra qualche settimana vai. Ti prego non andare". E mi sembra che non sia passato un anno, mi sembra di vivere di nuovo tutto, ma adesso c'è una cosa in più: avendolo già vissuto so già come affrontarlo. E' questa quella che chiamano esperienza? L'imparare dal proprio passato?
Vorrei tanto non dover tornare e lasciarli, come vorrei tanto che domani sia il 17 giugno ed io sia a Palermo, circondata da quei pochi ma buoni amici che mi restano, tra le braccia della mia mamma e del mio papà. Che mondo crudele, non posso avere entrambe le cose vero? I giorni pari a Zhaoqing ed io giorni dispari a Palermo.
Ma non si può, e allora voglio non pensarci, voglio che i miei musi gialli smettano di chiedermi quanto manca, proprio come prima di partire volevo che la gente smettesse di chiedermi quanto mancasse.
E allora però c'è da dire una cosa, San Valentino è la festa di coloro che si amano no? Bene, io un anno fa, da parte di coloro che mi amano di più al mondo ho ricevuto un regalo bellissimo: il mio futuro, la certezza di potermi costruire il futuro con le mie mani, come più mi piaceva, in un paese totalmente nuovo.
E allora forse non dovrei tanto disprezzare San Valentino.
Io un anno fa ricevevo il regalo più bello e invalutabile del mondo: l'amore di due genitori disposti a separarsi da te per 10 lunghi mesi pur di lasciarti crescere da sola seguendo la tua strada, e la fiducia, la fiducia nel permetterti di farcela solo con le tue forze, credendo in te, di lasciarti andare lontano, dove i loro occhi non possono vederti, dove possono solo fidarsi della tua parola e della persona che sei. Ed io, per questo, non sarò mai riconoscente abbastanza.
Buffo no? è passato un anno e adesso la penso così. Un anno fa piangevo disperatamente.
Felice ancora una volta di essermi buttata e di essere stata sicura di me.
Grazie, Mamma. 

12 febbraio 2012

Due palermitani a Zhaoqing.

Eccomi, 10 giorni dopo.
Non mi sono dimenticata di avere un blog, lo giuro. Ma tra ritorno a scuola e la solita routine che odio ( 8-18) e continui mal di testa, più tanto, tanto, tanto studio, il blog è passato in secondo piano. E poi, non è che avessi qualcosa di nuovo da dirvi.. Quando è così, preferisco non scrivere, piuttosto che impiegare una pagina del vostro blog, e qualche minuto del vostro tempo ( sempre se qualcuno legge ancora questo blog ahahahah) sparando scemenze.
In questo momento, ad esempio, sto impazzendo dal mal di testa, ma ho voglia di scrivere e qualcosina da dirvi.
Mi sto rendendo conto sempre di più che ormai inizio a capire un pò di cinese.. Soprattutto se evitano di parlarmi in cantonese e mi parlano in mandarino M O L T O L E N T A M E N T E. Ma quando chatto il problema non si pone, capisco l'80% di quello che scrivono e so come rispondere :D. Ciò rende me molto felice :D. Una prova del mio riuscire a capire il cinese?  Capisco i maniaci che su QQ mi fanno proposte sconce ( tutti uguali sti maschiii!!!). Vi sembra poco? ahahahaha. Io rido per non piangere, ovviamente.
Ma lasciamo stare, non ho voglia di incazzarm* per questo genere di cose.
Parliamo di cose belle... Mmmm cose belle, cose belle..Ah si! Ci sono. Oggi ho camminato avanti e indietro per tutta Zhaoqing ( spero di aver perso qualche kg almeno ;) ) grazie a Domenico-Jou Tou ( se stai leggendo, Ciao Dom!!), un palermitano figlio di cinesi laureato alla bocconi, insomma, il mio amico perfetto! Ahhahahaha! Scherzi a parte, non starò qui a raccontarvi come e perchè ci siamo incontrati, credo che ve ne freghi ben poco, ma ho voglia di dirvi le "emozioni", chiamiamole così, che ha suscitato questo incontro.
Quando stai per partite, lasci la tua città, pensi a quanto sarà strano non vedere quelle vie che fai ogni giorno, quei posti dove vai con le amiche, a quanto ti mancheranno. Ma dopo un pò che sei fuori, diciamo quasi che non ci pensi più, ti ci abitui, anche perchè vai a vivere in un posto dove nessuno conosce quei posti e quindi ti sembra pure inutile parlarne. Se poi, come nel mio caso, vai a vivere in una città dove nessuno parla la tua lingua, hai fatto tombola. Allora provate a chiudere gli occhi e immaginarvi in una nuova città, con nuovi posti, nuove amicizie e un'altra lingua.. Immaginate che vivete lì da un pò di mesi e che quindi ormai conoscete tutto parecchio bene. E poi immaginate un amico che quei posti che tu usavi visitare li conosce bene e che parla la tua lingua e vi ritrovate a camminare in quella che è la tua nuova città a parlare di quei posti nella tua lingua. Cosa provate? Io mi sono sentita a casa, anche se Zhaoqing ormai è casa mia, ma per quanto odi Palermo, ritrovarmi a parlare di essa, mi ha fatto venire la pelle d'oca. Riuscirmi a confrontare con una persona italiana sui cinesi mi era capitato più volte, ma confrontare la Cina, in questo caso Zhaoqing con Palermo no. Con chi avrei potuto farlo? Sono l'unica Palermitana qui.
Inutile quindi dire che questa giornata mi è piaciuta parecchio, e inutile anche dire che parlare con un palermitano laureato alla Bocconi mi ha spinto ancora di più a credere nel mio futuro e nei miei sogni, perchè "Aprilo sto cassetto" ( ahahahahah! ;) ).
Adesso mi preparo a questa settimanaperchè, mi aspetto parecchie novità. Una immensa, che per scaramanzia non voglio svelare, ma che se tutto va come deve andare, state sicuri che da domenica prossima METTERO' CARTELLONI E FOTO OVUNQUE. Ed un'altra che forse per voi è niente, ma per me è tanto: avrò un compagno di banco, finalmente smetterò di essere sola, seduta in un angolino isolato della classe.
è da un pò che non vi ringrazio.. Ma grazie per la pazienza che mettete nel seguirmi e nello starmi vicino, è una cosa che apprezzo moltissimo, davvero!
A presto!

02 febbraio 2012

Fermate il tempo, non voglio correre.

Quando ho guardato ieri il calendario del telefono ed ho visto che era l'1 Febbraio ho creduto in uno sbaglio. "Ma stiamo scherzando? Qualcuno mi prende per i fondelli?". Fermate il tempo, vi prego! O almeno rallentatelo..sta passando troppo, troppo velocemente! A me sembra ieri quando ero a Pechino, all'inizio della mia avventura, ed invece è successo cinque mesi fa. Nella mia vita il tempo non è mai andato così velocemente! A Palermo i pomeriggi immersi tra i libri scorrevano di una lentezza micidiale.. qui volano. Guardo l'orologio "Sono le 13,30..bene ho altre orette prima di cena per finire queste pagine"..Lo guardo qualche secondo dopo e sono le 17.30! Io lo so che guardo il calendario adesso e vedo il 2 Febbraio, lo riguarderò qualche giorno più in là e vedrò il 14 giugno. E lì andrò in panico. Perchè mi conosco. Quando la gente mi chiede "Quando torni?" io rispondo "tra poco! 4 mesi e due settimane!" "Urca Chiara! Ti sembra poco?" SIIIII...mi sembra pochissimo!!! Io non lo concepisco proprio il fatto che siano passati 5 mesi! a me ne sembra passato uno e mezzo! Poi però guardo quanto sono cambiata, quanto ho imparato, quanto so.. Guardo la mia host mom parlare in cinese e capisco il 90% di quello che dice.. E allora capisco che è impossibile ottenere tutto ciò in un mese e mezzo e mi rassegno al fatto che i mesi passati sono 5.
A Settembre ero felicissima di vedere il tempo volare così..Adesso no. Mi mette ansia. Vedere quel conto alla rovescia da me creato per tranquillizzarmi adesso mi innervosisce. Scatena una lotta nel mio cuore, tra quella parte che mostra il ritorno, il riabbracciare la mia mamma, il mio papà, paolo, ennio e tutti i miei amici e quella parte che mostra l'andare via, lasciare quella che ormai è una seconda casa, piena di lacrimare salutare tutti coloro che sono stati e saranno sempre la mia seconda famiglia, la mia seconda classe. E pensare tutto ciò mi fa star male, pensare al fatto che non rivedrò la mia nainai ( nonna cinese) giornalmente, non avrò le sue frittelle fatte apposta per me, non avrò i sorrisi della mia cuginetta, mi fa scoppiare a piangere nel bel mezzo della notte. E allora quel conto alla rovescia non lo guardo più. Non voglio più sapere quanto ancora manca. So che arriverà l'ora di tornare, so che la mia parte di cuore che mostra il mio ritorno sarà felice e sussulterà dalla gioia così tanto da influenzare quella parte di cuore che piangerà. E allora voglio ascoltare quelli che dicono che 4 mesi sono tanti, perchè così posso autoconvincermi che ho ancora tanto da vivere qui. E poi posso consolarmi con un mio ritorno in futuro, qui a Zhaoqing, perchè dal 21 Agosto 2011 ho una seconda famiglia, e mi toccherà visitare anche questa.
E sapete cos altro mi consola del ritorno? Oltre a riabbracciare tutti i miei affetti?
-Forse l'ho già detto in passato..qualora l'abbia fatto, perdonatemi..- Tornare e riprendere in mano la mia vita, migliorarla facendo tesoro di tutto ciò che ho imparato. E sono già certa che ciò mi gratificherà tantissimo.