27 ottobre 2011

Open Mind, Cultura Cinese

Zhaoqing, la città cinese dove abito, è strana. Per certi lati mi ricorda tanto Palermo, il trrraffico, l'autobus che nelle zone non vicine al centro passa dopo 20 minuti, le strade piene di cartacce ( anche se qui ancora un cassonnetto non l'ho ancora visto..figuriamoci se ho visto spazzatura). Però anche se trovi solo cartacce, la città è pulita, piena di aiuole con l'erbetta e alberi.. E allora non mi spiego come facciano a esserci i topi. Oggi ne ho trovato uno che camminava nel marciapiede senza problemi e i cinesi erano tranquilli..l'unica che ha cambiato marciapiede appena l'ha visto, sono stata io. Zhaoqing, per quanto sia bella e piena di centri commerciali CHE AMO.. Mi fa apprezzare di più Palermo. Anche qui i "vigili" sono inesistenti, e quando ci sono se ne strafottono. Qui è normale vedere 3 tipi in un motorino. Ma d'altronde, in un paese dove è legale: parlare al telefono quando si guida; dove le cinture di sicurezza non le usa nessuno; dove il casco ( OMOLOGATO) è l'elmetto di plastica dei muratori ( non sto scherzando); dove i marciapiedi oltre a essere dedicati alle persone, sono dove (LEGALMENTE) posteggi la macchina; dove la velocità minima media è di 60 km orari; dove i marciapiedi, quelli che i pedoni non condividono con le macchine ( semplicemente perchè troppo stretti) vanno condivisi con i motori, che ci salgono regolarmente usandoli come corsia preferenziale.. Cosa puoi aspettarti? E allora amo di più Palermo. Ma la cultura cinese, i modi di fare, hanno qualcosa di positivo. La Cina ti fa crescere, in tutti i sensi. Fa crescere il suo popolo, velocemente, figuriamoci uno straniero che deve starci un anno. Qui i bambini lasciano i pannolini dopo il primo anno, perchè dopo aver compiuto un anno sono capaci di dire a mamma e papà: " devo fare la pipì" e allora anche se sei in mezzo alla strada, poco importa ti fermi e fai pipì, da solo ( grazie a una favolosa spacca nei pantaloni, non devi nemmeno spogliarti) e mamma aspetta, o se non hai la spacca, cali i pantaloni ed il gioco è fatto. C'è anche qualche genitore che non ci tiene a sporcare la strada, solleva il pargoletto e lo tiene sollevato sopra un cestino dei rifiuti. Un wc ovunque. I bimbi cinesi iniziano a tornare da scuola da soli fin dalle elementari e posso assicurare che Zhaoqing non è di certo più sicura di Palermo.. Ma ai Cinesi "poco importa", devi imparare a cavartela da solo presto, devi pensare a te e a come risolverti i problemi fin da piccolo, mamma e papà hanno il compito di metterti al mondo, nutrirti e darti una casa, il resto tocca a te, loro sono impegnati a guadagnare soldi per assicurarti un'istruzione. Perchè i Cinesi ormai lo sanno bene, senza istruzione non hai futuro. Pensando al video che ormai sta facendo il giro del mondo, dove una bimba cinese muore investita nella regione del Guangdong ( mia stessa regione), mi viene da pensare che loro forse esagerano, forse sono un pò troppo menefreghisti e un pò troppo " l'unico che pensa a te sei tu stesso", ma forse, anzi senza forse, le mamme italiane sono famose per esserlo..I genitori Italiani sono un pò troppo iperprotettivi. Noi dovremmo imparare da loro e loro dovrebbero imparare da noi.. Scambi culturali, a questo servono, ti aprono la testa. Anzi come dice il mio Tutor che ormai me l'ha affibbiato come soprannome.. ti fanno diventare "open mind". E allora si che ogni santissimo cittadino di questo mondo dovrebbe farlo, vivi in un altro paese, conosci la sua cultura..e lì vedrai quanta roba imparerai.
Vostra,
Open Mind.

24 ottobre 2011

"Come farò io senza di te, quando tu tornerai in Italia? :("

Le domeniche sono per definizione terribilmente brutte e pallose.
Lo erano a Palermo, lo sono ancora qui.. della serie che certe cose non cambiano mai.
Oggi, poi, giornata particolarmente giù..ho pensato constantemente alla mia vita, alla mia vita italiana che mi manca terribilmente. Sono passati due mesi eppure quei momenti di nostalgia continuano ad esistere, credo proprio che esisteranno sempre, perchè anche quando ritornerò inizieranno i momenti di nostalgia della vita cinese. Oggi mia sorella mi ha abbracciata e mi ha detto: " Come farò io senza di te, quanto tu tornerai in Italia? Chi mi accompagnerà ovunque, chi mi ricorderà cosa sto dimenticando in un determinato posto? Con chi dormirò quando avrò gli incubi? Chi cucinerà la cena quando sarò a casa da sola?". Cathleen, da quando sono arrivata, non ha più una vita sua. Mi traduce le cose ogni volta che non le capisco. Si sorbirsce tutte le mie domande, che saranno almeno 20 al giorno. Mi accompagna a comprare qualsiasi cosa io abbia bisogno, anche se magari è stanca o non ha voglia. Ma non mi fa mai pesare quanto questo sia pesante, anzi, sorride sempre. Nessuno la obbliga a fare quello che fa per me, potrebbe anche abbandonarmi, lasciarmi sbattere, non cacarmi minimamente..conosco parecchie sorelle AFS che lo fanno..ma lei no. Lei è mia sorella. E anche se sono solo 2 mesi..Lei c'è quando io ne ho bisogno. Quando piango perchè mi manca l'Italia, lei c'è e mi abbraccia e mi bacia. Lei ha cambiato le sue abitudini, per me.
Ed io sono felice di poter essere così importante per lei.
Sono felice che mi veda come una sorella maggiore. Come la sua unica sorella.
Quella che ha sempre desiderato.
我爱我的妹妹
Chiara.

22 ottobre 2011

"I like You! Do you like me?"

In Cina me ne succede una ogni giorno.. Ma fin quando sono cose positiva, ben venga! :D.
Era appena suonata la campanella che determina l'inizio della pausa pranzo ed io, mia sorella ed un'amica camminavamo verso la mensa. Parlavamo della possibile scelta di Cathleen di venire in Italia con AFS... quando di botto una ragazzina magra e sorridente esclama: "Waittt!!" e fa il cenno di fermarmi con la mano: " Do you speak Chinese?" "Just a little.." Guardandola le sorriso e lei tremolante, come se fosse emozionata mi risponde: " Hi! I like you!". Ero evidentemente in imbarazzo e Cathleen, come sempre, scoppiò a ridere. Cathleen sa che in Italia dire: " Mi piaci" corrisponde ad una specie di " vorrei tanto che tu fossi la/il mia/o ragazza/o". Ma qui in Cina no, è semplicemente per dire: "Mi sei simpatica". Il fatto che però sappia che in Cina sia differente non vuol dire che a me non suoni strano, lo era e come. La prima volta che una ragazza mi dice: "mi piaci!".
Ma comunque, non ricordavo di aver mai visto questa ragazzina prima d'ora eppure adesso era davanti a me a dirmi che le piacevo, l'unica cosa che trovai giusto fare fu sorriderle nuovamente e ringraziarla. Allora lei aprì la carpetta che teneva tra le mani e mi mostrò due bellissimi disegni raffiguranti Conan, un cartone animato che seguivo tantissimo da piccolina.. il mio cuore ammirava con gioia: erano davvero stupendi. Mi chiese quale dei due preferissi...avrei voluto dire entrambi, ma non era giusto allora scelsi quello che mi sembrava più bello. Lei lo estrapolò dalla carpetta e lo mise nelle mie mani. Ero davvero felice. Esclamai un "xiéxie" e le si illuminarono gli occhi..la stavo ringraziando nella sua lingua. I Cinesi ringraziano raramente..io lo stavo facendo e per di più nella sua lingua. Vederla così felice soltanto perchè la stavo ringraziando..beh, mi fece un grande effetto. Decisi allora di chiederle se volesse il mio numero di QQ ( chat cinese stile msn), il mio weibo ( facebook cinese) ed il mio numero di telefono, lei mi guardò quasi incredula. Aveva un'espressione della serie: "sto sognando". Con uno sguardo sbrillucicante mi rispose: "Yes! Please!".
Mentre scrivevo il tutto su un foglio che lei reggeva, si radunarono intorno a noi un pò di ragazze, qualcuna di loro iniziò a sospirare: "woow"..solo perchè stavo dando i miei contatti ad una ragazza. A me sembra la cosa più banale del mondo. Ma per loro, sto iniziando a capire, è qualcosa di estremamente fantastico. La mia nuova amica mi guarda mentre le restituisco la penna e mi chiede: " Do you like me??" ..."Yes! Of course!". Le rispondo sorridendo e la guardo fuggire via saltellando felice e stringendo tra le mani il foglio. Sono felice. Felice di vedere che con un semplice gesto, essere disponibile e gentile, ho reso felice qualcuno. Felice di vedere che ho una nuova amica. Amo ogni giorno che passa, sempre di più questa popolazione..che ha così tanto da insegnarci.
Vostra, Chiara.

ps. un capolavoro che custodirò gelosemente. E che una volta in Italia, verrà incorniciato e messo nella parete della mia stanza :). Una sconosciuta, adesso amica, che ha fatto riaffiorare ricordi in me, stupendi: Io e Paolo che tornati da scuola, dopo pranzo, accendavamo la tv... c'era Conan il detective con gli occhiali ad aspettarci *_*.
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21 ottobre 2011

Non è detto che una giornata iniziata male, continui ad andare male

Oggi stavo seduta tranquilla a mensa accanto a mia sorella e mangiavo i miei noodles ( eravamo arrivate tardi per fare la fila per il comune cibo di mensa) silenziosamente, pensavo ancora al sogno della notte passata: Io ODIO sognare l'Italia, perchè poi il risveglio rende tutto tremendo e la nostalgia arriva a palate. E' come se il sogno mi illudesse. Ma comunque, mentre mangiavo con la testa bassa, la alzo un secondo e mi ritrovo davanti un sorriso cinese che mi guarda.. A momenti saltavo in aria. Jonhx, il suo nome inglese, era seduto davanti a me che mi fissava. "Hiii" " Hi Jonhx :D". Johnx è un compagno di classe di Thomas, che fin dal primo giorno vieni ogni giorno in classe a salutarmi. Prova sempre a parlare con me, anche se il suo inglese è talmente povero che non riesce a capire il mio inglese rasoterra.. Ma amo la sua determinazione, il suo non perdersi d'animo. Ed amo il fatto che oggi, ero a terra, e il suo sorriso mi ha tirata su. La sua felicità perenne, è una cosa che ammiro. Amo il fatto che voglia sempre condividerla con me. Con me che sono più o meno una sconosciuta, perchè sa solo che mi chiamo Chiara e che vengo dall'Italia.. Ma è sempre lì, pronto a chiedermi come sto e a dirmi che sono bellissima..ogni giorno.
Grazie Johnx, oggi avevo bisogno di essere tirata su di morale :).
Anche se poi a tirarmi su ci ha pensato qualche bel messaggino carino sul cell ( Grazie <3) e un 8 in cinese e un A+ in inglese :D. Sono soddisfatta di me stessa :D.
E il mio migliore amico che spunta su skype e inizia a farmi smorfie.. Come se fosse sempre accanto a me...Ma lui è SEMPRE accanto a me.
Come una giornata iniziata da schifo può diventare bellissima..Grazie ad un nuovo amico :).
Chiara

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19 ottobre 2011

Ma sono passati due mesi?

Ieri ho visto uno "straniero". Camminava per i reparti del supermercato e tutti lo fissavano. Proprio come fanno con me. Ma lui era biondo e chiarissimo di carnaggione, quindi richiamava più l'attenzione. Quando i nostri sguardi si sono incrociati, ci siamo guardati e mi ha sorriso.. Come a dire: " Non sei sola, ti capisco". Ecco, lì mi si è stretto il cuore, e ho ricambiato con il sorriso più sincero che potessi dargli. Qui è così, a Zhaoqing gli stranieri li becchi molto raramente e quindi vedere qualcuno diverso richiama l'attenzione, gli sguardi. Alle volte sono così insistenti, mi fissano, e sento quasi che entrano dentro di me. Ogni giorno appena salgo sull'autobus si girano tutti, e borbottano qualcosa, e mi fissano fino a quando non scendo. Infastidisce, ma capisci che non lo fanno per male..La loro è soltanto curiosità, molti di loro non hanno mai visto uno straniero, una persona diversa da loro, che non ha gli occhi a mandorla, che hai capelli chiari e mossi, che nonostante sia una ragazza, sia alta. I primi tempi non vedevo l'ora di tornare a casa e chiudermi in camera, lontana da tutti quegli sguardi invadenti. Ma adesso quando mi fissano, mi lascio guardare, gli lascio conoscere qualcosa di me, e se è un bambino a fissarmi..Beh, gli sorrido, provando con quel sorriso a riempirgli il cuoricino.  Credo proprio che io mi trovi bene con i cinesi perchè sono come me..Curiosi. Oggi sono due mesi che mi trovo nel paese della grande muraglia.
Non sono mai stata così sicura di me stessa. Più passa il tempo, più sento che ce la posso fare.
Che sono forte. Non penso al fatto che non abbraccio i miei genitori e i miei fratelli, che non esco con le mie amiche, che non vado in discoteca da due mesi..Ma penso al fatto che tra 8 mesi tornerò a fare tutte queste cose e saranno ancora più belle, perchè non avendole avute per un pò, avranno molto più valore..Non saranno più scontate.
:) Chiara.

17 ottobre 2011

今天我很高兴. Si, sono felice!.

今天我很高兴。Oggi sono felice. Sarà perchè oggi è stata una bellissima giornata di sole, ma sono felice. Il sole e l'andare in bicicletta lungo un lago che mozza il fiato e che si trova a soli pochi metri da casa mia, mi ha fatto davvero bene. Pensavo a quanto in passato il mio tirare fuori le così dette palle e affrontare ogni problema che mi si presentava davanti sempre con determinazione, mi abbia portata qui. Pensavo a quanto la mia vita abbia avuto dalle più grandi gioie, a dolori forti, ma tutto, fa parte del mio passato, tutto mi ha reso però la persona che adesso sono. Una sedicenne che da due mesi vive in una città stupenda in Cina e che inizia a capire qualcosa di una lingua incomprensibile. Sto diventando forte e sono felice di dirlo: sto divento orgogliosa di me stessa. L'essere qui è la prova che anche se qualcuno in passato avrebbe voluto impedirmelo, io sono qui, è la prova che se voglio qualcosa, mi basta lavorare sodo e lottare un pò per ottenerla. Mi basta fare di testa mia, seguire il mio istinto ed il mio cuore. E di fronte ad una scelta non tirarmi indietro, ma scegliere. Perchè se non avessi scelto due anni fa, adesso non sarei qui, non sarei qui a costruire il mio futuro. Un futuro che mi piace. Non sarei qui, a vivere un sogno, il mio sogno. Ma sarei possibilmente a vivere il sogno di qualcun altro, sarei a compiacere il volere di qualcuno che magari diceva di amarmi. E invece sono qui. Felice. Per la prima volta in vita mia credo in me, credo nelle mie capacità, credo nei miei sogni, mi stimo e sono orgogliosa di me. Oh si, sto cambiando, sto diventando forte, sto diventando la persona che sognavo di riuscire a diventare. Grazie Cina.
Grazie Mamma, perchè senza di te non sarebbe stato tutto così.
Seguire la mia testa è stata la cosa più bella e giusta che potessi fare.
Sì sono felice.

16 ottobre 2011

Abito con le mie abitudine ovunque nel mondo.

Le vere abitudini sono davvero le ultime a morire..Perchè, solo io potevo afferrare il telefono di casa e rispondere con un: "Pronto?".. E sentirmi ovviamente rispondere: "Wei???Chira?? Ni de mama?".. Della serie," ma che stai a dì? Che vuol dire pronto?? Passami Mamma che è meglio". Pronto è una delle tre parole italiane che mia sorella Cathleen conosce, le altre due sono: Ciao e Ti Amo, la sentiva i primi giorni quando rispondevo al cellulare, e rideva a crepapelle per quella RRRRRR.. Che provava tanto a copiare, senza successo. Il mio armadio viveva con un'anta aperta..Pensate che le cose qui siano cambiate? No, continua a vivere con un'anta aperta..ma stavolta non è colpa mia! è un'armadio scorrevole..l'anta si apre da sola! Non credo che debba tutto cambiare obbligatoriamente..forse è giusto cambiare solo le cattive abitudini, ma queste innocue mi ricordano giornalmente che sono ancora io, la solita Chiara. Il mangiare i cereali al mattino, invece dei noudles, mi fa sentire a casa. I primi giorni mi rendevo conto di quanto piccole cose, cambiassero la mia giornata, facendomi sentire a mio agio. Piccole cose, insignificanti magari agli occhi di Cathleen, come mettere l'acqua in frigo per averla fredda. Ma chi vive un'esperienza così capisce che per stare bene, avere quelle piccole cose, è praticamente essenziale. Sono venuta in Cina per cambiare la mia vita, è vero, per renderla migliore..ma credo che farlo di botto, cambiando letteralmente tutto, senza tenere niente, sarebbe davvero sbagliato, traumatico e contro producente.
Qui è già una vita diversa, poi alcune cose che magari sono le stesse anche in Italia, io le guardo in maniera diversa, non chiedetemi perchè, forse sarà perchè i miei occhi si stanno trasformando a mandorla.. Ma se oltre ai tanti cambiamenti, avessi eliminato anche tutte le abitudini, non riuscirei ad alzarmi dal letto la mattina.
Stamattina mentre salivo sul bus pensavo davvero a come il mio modo di guardare il tutto si trasformi giornalmente, a Palermo non avrei mai sorriso vedendo un bambino che mi arrivava si e no al ginocchio, salire sul bus e pagare il biglietto a pezzi di 1 jiao ( ce ne vogliono 20, ovvero 2 yuan). Vedere tutto in maniera diversa mi ha anche, come dire, spinto a rendermi conto che non tutto è dovuto e niente è scontato. Un giorno potresti avere qualcosa, il giorno dopo averla già persa. Un giorno potresti sorridere a qualcuno, qualche mese dopo venire a sapere che quel qualcuno non c'è più. E allora questo mi spinge, ogni mio santissimo giorno qui a sorridere a tutti, non mi interessa se mi prendono per pazza ( tanto lo fanno comunque, tutto quello che faccio per loro è diverso), ma almeno avrò colto l'attimo e sorriso, perchè anche se magari per te un giorno di cacca, non puoi sapere mai se magari anche chi hai davanti sta vivendo un giorno di cacca, e il tuo sorriso può trasformarglielo. E questa spero sia una di quelle abitudini che mi trascinerò anche una volta tornata a casa.
Chiara.
Ps. Mamma, prometto che appena torno non darò più per scontato che ci sia acqua fredda in frigo e che farò di tutto perchè ci sia sempre..ora so che vuol dire.

14 ottobre 2011

"Ciao, possiamo diventare amiche?"

Ero seduta al mio posto e stavo traducendo un pò di frasi dall'italiano al cinese, così, per ammazzare il tempo ( sto diventando una cinese doc che studia anche durante le pause..), quando mia sorella mi fa: " Chiara, vieni con me, c'è una ragazza che ti vuole conoscere". Senza capire bene cosa stessi facendo, mi sono alzata e sono uscita dalla classe e lì c'era una ragazzina, che mi guardava come mi guardano tutti: come quella diversa, ma nei suoi occhi c'era curiosità e voglia di sapere. Tra giri di parole e balbettii dovuti a timidezza e a insicurezza nel parlare in inglese mi chiede: possiamo diventare amiche? Vorrei tanto diventare tua amica. Forse si aspettava un no, o chissà cosa, ma quando la guardo, le sorrido e le dico: Ok, certo! :). I suoi occhi iniziano a brillare, sembra che le abbia detto qualcosa di letteralmente stupendo, mentre per me le ho solo detto qualcosa di normale.. Quando le chiedo se volesse il mio numero, mi guarda, fa un sorriso immenso e saltella esclamando qualcosa in cinese. Mia sorella ride, io non capivo cosa avesse detto, ma capivo che era felice. Allora la ragazza mi offre la mano e dove le scrivo il mio numero di telefono, e mi consegna una lettera. Una ragazzina che non sa nulla di me, nemmeno come mi chiami o da dove venga ( me lo chiederà nella lettera) mi ha scritto una lettera e vuole diventare mia amica... Perchè? Cosa ho io che la spinge a volere ciò? Onestamente leggendo la lettera mi sono sentita in imbarazzo, scriveva di avermi vista più volte a scuola e di avermi ammirata perchè mi comporto con semplicità. Come dovrei comportarmi?. Non lo so, ma allo stesso tempo sono felice, non so perchè voglia essermi amica..ma il fatto che una sconosciuta voglia essermi amica, mi rende felice. Qui ho pochi amici, ma mi conoscono tutti, "quella è la exchange students", oggi parlando con la mia prof di cinese mi ha detto che tutti sanno della mia presenza a scuola, per loro, anche se sono passati due mesi, io sono la novità. Lei dice che questa ragazzina è solo la prima di una lunga serie, perchè altre alunne hanno espresso la voglia di conoscermi.. Ma io non mi spiego il motivo. Perchè vorrebbero conoscermi? Lei risponde con una frase: "se tu vedessi girare per la tua scuola una ragazza che non parla la tua lingua, che è diversa anche fisicamente da tutte le ragazze che vedi ogni giorno, che è qui da sola, senza la sua famiglia, che ha lasciato tutto per vivere un'esperienza, non vorresti essere parte della sua esperienza? non vorresti riempirla di domande e conoscere tutto su di lei? Non vorresti diventare sua amica?" Beh..oh si che lo vorrei! E non sono nessuno per impedire ad una ragazza che vuole conoscermi di conoscermi, mi è sempre piaciuto avere amici :).
Certo che però in Italia dubito seriamente che qualcuno per conoscere qualcun altro, gli scriva una lettera e spunti davanti la sua classe " Ciao, vorrei essere tuo amico! Questa è per te". Forse all'asilo, o al massimo alle elementari.. Ma il bello di questa esperienza è che cambia tutto, davvero tutto, lasci i tuoi amici, i tuoi affetti, persone a cui ti sei affezionata da poco e che non vorresti lasciare per paura di perderle, la tua casa, la tua città, stravolgi le tue abitudini, per ritrovarti in un mondo dove anche il modo di fare amicizia è diverso.
Ma secondo me solo il modo di stringere amicizia lo è, penso che l'amicizia sia uguale in tutto il mondo, quella vera quanto meno...Ma per un'amicizia diventare vera, ne deve passare di acqua sotto i ponti..Anche in Cina, che di ponti ce ne stanno a bizzeffe.
Saluti, Chiara.

Questo post lo dedico a tutti i miei amici, quelli che sanno di esserlo, quelli che si preoccupano per me a km di distanza. Quegli amici a cui manco tanto. Lo dedico anche a quelle amicizie, nate poco prima della mia partenza, che continuano ad esistere e che spero di ritrovare al ritorno, e a quegli amici che avevo nel passato, che per un motivo o nell'altro ho smesso di sentire, ma che mi hanno scritto messaggi stupendi, supportandomi quando ne avevo bisogno, e dandomi la forza di andare avanti.
E a mia mamma, che è la mia migliore amica-mamma con amore et odio. (L)

11 ottobre 2011

Vivo per lei.. la musica.

Mi rendo conto sempre di più quanto la Musica sia importante per me. Quando qui mi sento sola, quando mi manca l'Italia apro i-Tunes, metto Liga e sorrido. Poi, per non parlare del quando ogni giorno mi tocca pedalare per andare e tornare a scuola, riproduzione casuale, t'oh il gioco è fatto, tanto il mio iphone mi conosce benissimo e ci azzecca sempre ;).
Quanto diavolo è potente la musica. Mi convinco sempre di più che sia una tra le cose che amo di più al mondo. Poi è internazionale. Non dimenticherò mai quando Cathleen iniziò a cantarmi You're beautiful di Blunt ( una tra le canzoni che amo di più), scoppiai a piangere e la cantammo insieme. Perchè lei non sa i ricordi che mi scatena questa canzone, io si. Ed adesso ogni volta, in macchina con la mia host mom, la mettiamo e cantiamo insieme, e viene giù una valanga di ricordi che mi fa sentire viva. Così come con Bon Jovi. Vivo per lei da quando sai, la prima volta l'ho incontrata, non mi ricordo come mai mi è entrata dentro e c'è restata..
Quando ho bisogno di sapere che posso farcela, quando ho bisogno di avere GIOIA INFINITA.. Beh, lei c'è ;).


L'onda lunga dell'asfalto schiaccia le parole,
sguardi persi oltre i vetri, oltre di noi.
il ritorno porta addosso mal di testa e mal d'anima,
nei silenzi ognuno piano fruga dentro di se..

Dal koma proverò a riemergere,
dalle nebbie mie lisergiche,
o Madonna che ora era,
era oggi o ieri sera?
20 notti e poco giorno.
me le sento ora che torno,
ora che la fiesta è andata,
pace amore e GIOIA INFINITA.
(Como un rio, como el mar, como el sol)
GOIA INFINITA
(Luz de luz mata mi dolor)
GIOIA INFINITA
(Como un rio, como el mar, como el sol)
INFINITA
(Luz de luz mata mi dolor)

Pagherei per questa vibra buona,
per averla sempre quando uno suona,
porto dentro quei sorrisi, le parole, gli sguardi, i visi.
E qualcuno ancora si stupisce del fuoco sacro che ci unisce,
scosse forti all'anima che nessuno scorderò più!
E questo il Bardo lo sa, lui illumina le città,
cantando si dimena, un W alla strada e un W all'amicizia vera,
che è una cosa rara, che un oceano ci separa,
brindo a voi e a questa vita,
pace amore e GIOIA INFINITA.
(Como un rio, como el mar, como el sol)
GOIA INFINITA
(Luz de luz mata mi dolor)
GIOIA INFINITA
(Como un rio, como el mar, como el sol)
GIOIA INFINITA
(Luz de luz mata mi dolor)

(...)
brindo a voi e a questa vita,
pace amore e GIOIA INFINITA
(Como un rio, como el mar, como el sol)
GOIA INFINITA
(Luz de luz mata mi dolor)
GIOIA INFINITA
(Como un rio, como el mar, como el sol)

(Luz de luz mata mi dolor)

Dal koma proverò a riemergere,
nelle nebbie mie lisergiche,
omadonna che ora era,
era oggi o ieri sera?
20 notti e poco giorno?
me le sento ora che torno?
ora che la fiesta è andata,
pace amore e GIOIA INFINITA
GIOIA INFINITA
GIOIA INFINITA
GIOIA INFINITA
(...).

                                                                                           Chiara.

08 ottobre 2011

Un viso addolorato non ha nazionalità

Oggi è un giorno strano. Oggi ad esempio è sabato ed io sono stata a scuola fino alle 17.30.. E mi toccherà andarci anche domani, domenica, dalle 8.30 alle 17.30. Oggi sono successe troppe cose, quindi perdonatemi se non seguirò un filo logico, ma voglio raccontarvele tutte.
Stamattina mi sono svegliata entusiasta all'idea di indossare la mia divisa, tanto attesa e tanto bramata, ed andare a scuola..ma una volta in sella alla mia bici mi rendo conto che la ruota è sgonfia..ergo impiego 10 minuti in più del solito per arrivare a scuola. Una volta arrivata a scuola corro in classe per posare tutto ed andare nell'atrio per gli esercizi mattutini..ma un megaposter appeso alla parete, attorniato da una ventina di studenti che lo fissano, richiama la mia attenzione.. Hanno cambiato il pannello con le foto, che cosa carina! Guardo meglio quelle 8 foto che ritraggono una giornata tipo degli studenti della Zhaoqing High School e accanto ad una scritta cinese che tradotta vuol dire "Corsa sotto il sole" trovo un mio primo piano mentre corro, con una faccia molto perplessa. Ricordo infatti l'esatto momento in cui vidi una prof ( che aveva la mia stessa macchina fotografica) puntarmi la macchina "contro".. e ricordo che pensai: " ma che diavolo sta facendo? O.o".. Beh la mia faccia nella foto lo conferma. Tutti mi guardano e ridono di fronte alla mia espressione sconvolta dinanzi tale schifezza. Foto peggiore non la potevano scegliere. Ed adesso tutti gli studenti che passeranno di là vedranno la mia faccia perplessa, di culo. Grandioso!
Tra gli studenti che ridono c'è anche Thomas che inizia a sfottermi, ma basta ricordargli che è il primo sabato della sua vita che lui è a scuola, che smette di ridere ;). Decidiamo insieme però di tentare il tutto per tutto per domani e andare a parlare con Dong Laoshi (= Prof. Dong), il nostro amato e caro tutor.. Ed è lì, attorno al Playground, lo riconosco da lontano, ma oggi ha qualcosa che non va, è piegato sulle sue ginocchia, con una mano copre il suo viso e con l'altra tiene il telefono vicino all'orecchio. Sta ricevendo una brutta notizia: il suo migliore amico, quello che ci dice aver visto ieri perchè sono andati a nuotare insieme ieri, è morto stanotte. Lascia vedere parzialmente il suo volto mentre ci chiede di parlare con lui un'altra volta, quello che riesco a vedere io è soltanto dolore, dolore e incredulità. Cioè, andiamo mi metto nei suoi panni, il giorno prima scherzi, vai a nuotare con il tuo migliore amico, ed il giorno dopo ti comunicano che è morto. Io non voglio nemmeno immaginare come potrei reagire. Ma mi sono sentita male per lui, per lui che da quando sono qui si è preoccupato di farmi avere tutto, la ricarica al cellulare, il permesso di soggiorno, la divisa, che ogni volta mi chiede come sto.. Lui che è il mio terzo Papà. Vederlo soffrire così mi ha spiazzata. Avrei tanto voluto abbracciarlo, ma mi è sembrato più rispettoso nei confronti della sua cultura, una cultura dove il pudore per i propri sentimenti è tutto, andarmene e lasciarlo lì con il suo dolore.
Per il resto la giornata è andata come le solite normali giornate di scuola, con l'eccezione che Thomas si è messo a girare con una borsa di Hello Kitty, la sua teoria è " Ci guardano comunque, qualsiasi cosa facciamo, almeno diamogli un buon motivo per guardarci ;)".. Beh! Ahahahahahaha, io ho riso per ogni faccia che lo guardava shokkato. Poi, dato che con una bicicletta sgonfia non avevo dove andare, l'ho pregato di accompagnarmi dal suo amico barista ( che non si sa come mai teneva una pompa per gonfiare le biciclette) a far gonfiare la mia bici.. Ma essendo io negata, ho lasciato fare a Thom, che diceva di essere capace.. ma era incapace anche lui ahahahah :D. E allora ( si vede proprio che da lì su c'è qualcuno che mi guarda e veglia sempre su di me, Ciao Nonni :) ) è arrivato un ragazzo, che forse era un prof nella mia scuola, che tutto sistemato con la camicia, si è sfilato di dosso la sua tracolla, si è messo carponi per terra...e sudando quattro camicie, ha gonfiato la ruota della mia bicicletta. Un uomo che non avevo mai visto prima mi ha aiutata senza pensarci due secondi, il mio tenero ( come dice Cathleen, che ritiene che il mio cinese sia tenerissimo) Xiexie è stato il minimo che potessi fare per lui. Questo senso di altruismo mi ha fatto sentire a Casa.
Mi farà un pò sentire meno a casa il fatto che domani, domenica, io sarò a scuola.
Ma fa parte anche questo dell'esperienza ;) e poi come dice il mio fratellone, la domenica è una convenzione ;), basterà soltanto pensare che non è domenica ma venerdì, d'altronde l'orario delle lezioni sarà quello di venerdì ahahah..e poi finalmente una domenica non pallosa;).
Vostra, Chiara.