08 ottobre 2011

Un viso addolorato non ha nazionalità

Oggi è un giorno strano. Oggi ad esempio è sabato ed io sono stata a scuola fino alle 17.30.. E mi toccherà andarci anche domani, domenica, dalle 8.30 alle 17.30. Oggi sono successe troppe cose, quindi perdonatemi se non seguirò un filo logico, ma voglio raccontarvele tutte.
Stamattina mi sono svegliata entusiasta all'idea di indossare la mia divisa, tanto attesa e tanto bramata, ed andare a scuola..ma una volta in sella alla mia bici mi rendo conto che la ruota è sgonfia..ergo impiego 10 minuti in più del solito per arrivare a scuola. Una volta arrivata a scuola corro in classe per posare tutto ed andare nell'atrio per gli esercizi mattutini..ma un megaposter appeso alla parete, attorniato da una ventina di studenti che lo fissano, richiama la mia attenzione.. Hanno cambiato il pannello con le foto, che cosa carina! Guardo meglio quelle 8 foto che ritraggono una giornata tipo degli studenti della Zhaoqing High School e accanto ad una scritta cinese che tradotta vuol dire "Corsa sotto il sole" trovo un mio primo piano mentre corro, con una faccia molto perplessa. Ricordo infatti l'esatto momento in cui vidi una prof ( che aveva la mia stessa macchina fotografica) puntarmi la macchina "contro".. e ricordo che pensai: " ma che diavolo sta facendo? O.o".. Beh la mia faccia nella foto lo conferma. Tutti mi guardano e ridono di fronte alla mia espressione sconvolta dinanzi tale schifezza. Foto peggiore non la potevano scegliere. Ed adesso tutti gli studenti che passeranno di là vedranno la mia faccia perplessa, di culo. Grandioso!
Tra gli studenti che ridono c'è anche Thomas che inizia a sfottermi, ma basta ricordargli che è il primo sabato della sua vita che lui è a scuola, che smette di ridere ;). Decidiamo insieme però di tentare il tutto per tutto per domani e andare a parlare con Dong Laoshi (= Prof. Dong), il nostro amato e caro tutor.. Ed è lì, attorno al Playground, lo riconosco da lontano, ma oggi ha qualcosa che non va, è piegato sulle sue ginocchia, con una mano copre il suo viso e con l'altra tiene il telefono vicino all'orecchio. Sta ricevendo una brutta notizia: il suo migliore amico, quello che ci dice aver visto ieri perchè sono andati a nuotare insieme ieri, è morto stanotte. Lascia vedere parzialmente il suo volto mentre ci chiede di parlare con lui un'altra volta, quello che riesco a vedere io è soltanto dolore, dolore e incredulità. Cioè, andiamo mi metto nei suoi panni, il giorno prima scherzi, vai a nuotare con il tuo migliore amico, ed il giorno dopo ti comunicano che è morto. Io non voglio nemmeno immaginare come potrei reagire. Ma mi sono sentita male per lui, per lui che da quando sono qui si è preoccupato di farmi avere tutto, la ricarica al cellulare, il permesso di soggiorno, la divisa, che ogni volta mi chiede come sto.. Lui che è il mio terzo Papà. Vederlo soffrire così mi ha spiazzata. Avrei tanto voluto abbracciarlo, ma mi è sembrato più rispettoso nei confronti della sua cultura, una cultura dove il pudore per i propri sentimenti è tutto, andarmene e lasciarlo lì con il suo dolore.
Per il resto la giornata è andata come le solite normali giornate di scuola, con l'eccezione che Thomas si è messo a girare con una borsa di Hello Kitty, la sua teoria è " Ci guardano comunque, qualsiasi cosa facciamo, almeno diamogli un buon motivo per guardarci ;)".. Beh! Ahahahahahaha, io ho riso per ogni faccia che lo guardava shokkato. Poi, dato che con una bicicletta sgonfia non avevo dove andare, l'ho pregato di accompagnarmi dal suo amico barista ( che non si sa come mai teneva una pompa per gonfiare le biciclette) a far gonfiare la mia bici.. Ma essendo io negata, ho lasciato fare a Thom, che diceva di essere capace.. ma era incapace anche lui ahahahah :D. E allora ( si vede proprio che da lì su c'è qualcuno che mi guarda e veglia sempre su di me, Ciao Nonni :) ) è arrivato un ragazzo, che forse era un prof nella mia scuola, che tutto sistemato con la camicia, si è sfilato di dosso la sua tracolla, si è messo carponi per terra...e sudando quattro camicie, ha gonfiato la ruota della mia bicicletta. Un uomo che non avevo mai visto prima mi ha aiutata senza pensarci due secondi, il mio tenero ( come dice Cathleen, che ritiene che il mio cinese sia tenerissimo) Xiexie è stato il minimo che potessi fare per lui. Questo senso di altruismo mi ha fatto sentire a Casa.
Mi farà un pò sentire meno a casa il fatto che domani, domenica, io sarò a scuola.
Ma fa parte anche questo dell'esperienza ;) e poi come dice il mio fratellone, la domenica è una convenzione ;), basterà soltanto pensare che non è domenica ma venerdì, d'altronde l'orario delle lezioni sarà quello di venerdì ahahah..e poi finalmente una domenica non pallosa;).
Vostra, Chiara.

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