30 settembre 2011

è solo questione di saper aspettare..

è da ieri notte che qua fuori soffia un vento pazzesco.
Un vento che per quanto soffia, sembra mio padre quando si incazza. Ed è un giorno intero che io sono chiusa dentro queste quattro mura che ormai sono le mie quattro mura. Sento solo il rumore del vento incazzato che batte contro le finestre, della pioggia che allaga il balcone, ma mi sento al sicuro. Sono a casa.
E' da un giorno però, che mi chiedo quando finirà. Non può soffiare così forte per sempre, no? Finirà prima o poi, vero? Ogni cosa qui mi scatena una riflessione..il tifone di oggi mi ha fatto pensare al fatto che la Cina mi sta insegnando davvero una cosa di cui farò tesoro, ne sono certa: Aspettare.
Aspetto ogni giorno che la campanella suoni per tornare a casa e lavare il mio corpo sudato, che soffre questo caldo asfissiante.
Aspetto ogni giorno che torni mia mamma da lavoro, per parlare un pò con lei.
Aspetto ogni settimana che sia sabato per poter uscire con mia sorella.
Aspetto la mia divisa da quando è iniziata la scuola.
Aspetto che la lettera che mi ha spedito la mia mamma arrivi, e che le lettere che ho spedito io arrivino.
Eppure è buffo, perchè io in Italia, odiavo aspettare. L'attesa per una qualsiasi minima cosa mi rendeva folle, odiavo quel tempo che mi separava da una determinata cosa, quel tempo che passava troppo lentamente per i miei gusti. Adesso il tempo vola, passa così velocemente che io non me ne rendo conto, la settimana inizia ed è già venerdì, il tempo che mi separa dall'oggetto della mia attesa, mi fa godere ancora di più l'oggetto quando lo ottengo, e quel tempo lo spendo a pensare, a pensare a cose stupende.
E adesso io aspetto, aspetto che il tifone se ne vada in maniera tale che domani possa andare a scuola. Non può soffiare per sempre.
Chiara.

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