24 aprile 2012

La terza guerra mondiale

"Chiara, abbiamo solo altri 5 sabati da passare insieme"
Una mia compagna, a dire il vero una delle mie migliori amiche, ha esordito così sabato scorso. E la frase mi è rimasta impressa fino ad adesso. So bene che mancano sette settimane al mio ritorno in Italia e che mi rimangono cinque settimane a Zhaoqing. Ma non le avevo mai viste dalla prospettiva "giornate in cui posso uscire che mi rimangono in Cina". Cinque sabati, cinque giorni, sono meno di una settimana. E non sono un caz**.
Vedo le cose cambiare e come dissi qualche post fa.. "vedo il cerchio chiudersi".
Il caldo come all'inizio, l'odore dell'aria condizionata appena entro nella stanza, quello stesso identico odore che aveva la stanza a casa della nonna appena arrivai. E la schizofrenia, la mia "amica" che mi fece compagnia i primi tempi, è tornata a trovarmi.
I primi tempi passavo dai momenti in cui urlavo al telefono a mia madre di lasciarmi tornare, ai momenti in cui ridevo e mi divertivo con mia sorella.
Adesso passo dai momenti in cui vivo la mia normale vita, quella che vivo ormai da otto mesi e a non volerla lasciare, ai momenti in cui sogno casa, in cui la nostalgia prende il sopravvento e comunico a mio padre quanti giorni mancano. Ieri, al telefono a mia madre ho detto: "Non vedo l'ora di tornare e riabbracciarti, Mamma". Ieri, in macchina con mia madre cinese ho detto: "Manca così poco ed io non voglio tornare".
Come la definite voi? Schizofrenia. Eppure non sono cose che posso raccontare a tutti, perché non tutti capirebbero. Insomma, non lo capisco nemmeno io il mio cuore! Come non capivo mio fratello quando, quando c'era lui in questa situazione, bella pimpante e felice gli comunicavo che mancava poco e lui mi guardava come per dire: "eh, e che vuoi?".
Al di là del voler tornare o del non volerlo fare io ho un momento impresso nella mente, un flash per meglio dire. Un momento che mi "perseguita" da quando sono arrivata qui, che ho sognato svariate notti e che ad ogni risveglio mi faceva e mi fa diventare una fontana: quando mi ritroverò tra le braccia di mio papà, di mia mamma e dei miei amici che continuano ad esserci.
Ma mentre prima c'era solo questo flash dentro di me, adesso c'è n'è un altro, che mi fa diventare una fontana nello stesso modo in cui fa il primo: il momento in cui dovrò salutare la mia nainai ( nonna), il mio yeye ( nonno), il mio baba (papà), la mia mama, la mia xiao meimei ( cuginetta), il mio xiao didi e tutta la mia splendida famiglia cinese.
E' come se dentro il mio cuore ci fosse una terza guerra mondiale tra i due momenti, tra i due flash. E questa guerra mi logora.
Ma non posso farci niente, è così che vanno le cose e anche questo vuol dire essere una exchange student.
Per evitare di assistere alla terza guerra mondiale che si svolge all'interno del mio cuore mi giro e guardo tutto quello che ormai è passato.
Tutto quello che questa esperienza mi ha regalato.
Il sorriso, che mancava da parecchio, e la voglia di studiare ( che credo fosse assente nella mia vita dalla terza media) in primis.
Una nuova lingua e il miglioramento di un'altra.
Dei nuovi amici, aver visitato nuovi posti, una cultura totalmente diversa e tante altre cose. Ma soprattutto una nuova famiglia.
Il 21 Aprile, il giorno dopo il mio compleanno, siamo andati a cena fuori con degli amici che non fanno molta simpatia a mio padre cinese. Il mio Baba avrebbe voluto volentieri essere fuori con i suoi amici come ogni sabato sera piuttosto che stare ad ascoltare una signora che lui non sopporta. Eppure era lì. Per me, perché quella cena era per festeggiare il mio compleanno. Poco importa se la tipa gli stava sulle balle. Era una serata importante per me e lui ha scelto di esserci.
Quella stessa sera, il mio baba mi ha detto: "Prima che tu vada via, dobbiamo farci fare una bella foto tutti insieme. Così la puoi portare in Italia e tenerla sempre con te. Adesso hai una seconda famiglia. Una famiglia cinese".
Il mio Baba non parla inglese, parla solo cinese ed io e lui abbiamo iniziato a comunicare da circa tre mesi capendoci alla perfezione. Prima mi dimostrava il suo affetto solo a gesti, proprio come la mia nainai ed il mio yeye.
Con quella frase io riuscì a trattenere le lacrime con fatica. E mia sorella lo capì, stringendomi la mano.
Io sono felice qui, e sono felice di sapere di avere due famiglie.
Una da cui tornerò dopo dieci mesi lontana, che mi ha regalato tutto ciò.
Ed una che "lascerà sempre aperta la porta di casa per me, dove potrò tornare a far visita ogni volta che vorrò e dove, se vorrò, potrò sempre trovare un aiuto per il mio futuro".
Quasi dimenticavo.. questa esperienza mi ha anche fatto capire quanto io ami la mia famiglia, quella che mi ha messo al mondo e guidata fino ad adesso, e quanto io sia capace di dare affetto anche a persone che mi conoscono da soltanto otto mesi.
Proprio come loro sono stati capaci di volermi bene e farmi sentire parte della loro famiglia.
Io mi chiamo Chiara Xing Zhi Terrasi Borghesan Chen. E sono felice di ciò.

16 aprile 2012

Progetti e Futuro.

In questo parlerò molto poco di Cina e molto tanto ( yeah! viva l'italiano!) di me e di quello che voglio fare domani, dopodomani, la prossima settimana, il prossimo mese ed il prossimo anno.

In questo momento faccio una puzza micidiale.
So che forse non ve ne fregava un fico secco, ma in questo momento faccio puzza e appena finirò di scrivere questo post mi andrò a infilare sotto ad una lunga e fredda doccia.
Il caldo è ricominciato, quel caldo umido che sembra soffocarti e il caldo e l'educazione fisica non vanno tanto d'accordo, mandando a fanculo la mia doccia mattutina.
Comunque non volevo parlarvi ne di caldo ne di puzza ne di educazione fisica ( ho preso 100 oggi grazie alle flessioni :D ) ma avevo voglia di scrivere un pò di cose.
Siamo quasi a metà mese e siamo ad Aprile, il mese che amo più di tutti: Primavera e compleanno mi mettono davvero di buon umore! Oggi però è il 16 e tra due giorni saranno esattamente 8 mesi che sono in Cina e ne mancheranno soltanto due al mio ritorno.
DUE MESI al mio ritorno? 8 Settimane.. Io non ci credo, nemmeno un pò! Io non riesco più ad immaginare come possa essere la mia vita senza quelle piccole cose che faccio giornalmente qui e che in Italia ovviamente non farò più, ed onestamente non so se sono pronta a un altro cambiamento perché sì, per quanto tutti possano pensare che si tratti semplicemente di ritornare "al come era prima" per me è solo un altro cambiamento, perché di "come era prima" troverò ben poco.
Poi però c'è quella parte, quella che mi fa diventare pazza e mi fa venire le lacrime, quella che mi fa pensare a tutto ciò che mi aspetta al mio rientro e quella parte dentro di me dice "WoW! Non vedo l'ora!" e allora è di questo che volevo realmente parlarvi, dei miei progetti e del mio futuro.
Partendo da questa settimana, venerdì sarà il mio compleanno, arriveranno i tanto attesi (eh?!) 17 ed io li festeggerò molto semplicemente: torta a scuola a mezzogiorno durante la pausa pranzo ( la torta ve la lascio come sorpresa, ma se viene come voglio io, sarà stupenda) e sabato fuori con i miei amici e di sera pizza.
Per il resto tanto studio: 1200 caratteri da studiare per il 20 Maggio, data dell'esame, quindi da oggi al 20 Maggio, al di là del mio compleanno e di quello di mia sorella, non ci sarà assolutamente niente se non 50 caratteri al giorno ;).
Dopo il 20 Maggio viene il bello, come dice Peppe ( l'altro ragazzo siciliano qui in Cina come me ( sì, siamo soltanto due siciliani in Cina)) dopo l'HSK c'è LA LIBERTA'! La mia "libertà" inizierà il 22 Maggio con Xi'An per la seconda Culture Trip con AFS China dal 22  quindi al 27 maggio sarò in questa stupenderrimma (dicono) città e andrò a conoscere i famosi guerrieri di terracotta. Il 18 Maggio poi, ben due giorni prima del test, mi ritroverò ad aver passato 9 mesi in Cina e lì inizierà il conto alla rovescia serio: meno un mese.
Nell'ultimo mese di questa fantastica avventura, secondo voi, potevo mai accontentarmi di andare solo a Xi'An?!? Assolutamente no. Dal 28 maggio al 2 giugno infatti sarò in quel di Shanghai :) e poi si ritorna a Zhaoqing a spendere gli ultimi 15 giorni con i miei compagni :). Voci dicono che il 17 Giugno ho l'aereo per Francoforte e poi da Francoforte per Roma.. Ma meglio non pensarci su questo, poi si vedrà, e poi sono sempre VOCI eh!
Cooomunque, una volta rientrata a Palermo, quando accadrà, oltre a dover dormire per due giorni di fila ( io non mi ricordo più cosa sia il JetLag) e oltre a rivedere quelle poche ma splendide personcine che mi sono rimaste ed incollarmi ad i miei genitori per non scollarmi più devo , e sì, sottolineo DEVO, godermi il mese che mi rimane con Hernan, il mio nuovo fratello Peruviano ;), tra un libro ed un altro vedrò di ricordarmi com'era la mia vita prima di quella cinese senza sabati sera...
I primi di luglio invece arriva quella piccola cosina che voglio da troppo tempo.. e che vi lascio, proprio come la torta, come sorpresa!
Il 17 Luglio, quindi tra mmm... 3 MESI *_* c'è Liga a Taormina ed io.. NON VEDO L'ORA!
A settembre ricomincerà la mia stupenda ( che io ricordi, ma si sa, si ricordano solo le cose belle) vita scolastica al Liceo Classico Umberto I e l'ultimo anno dove mi spaccherò letteralmente il sederino ( ricordate quella voglia di studiare che avevo trovato una volta arrivata in Cina? C'è ancora e non sembra volermi abbandonare PER FORTUNA!) preparando l'esame di maturità e preparando il test di ammissione.. Test di ammissione?!? Eh già! Fin da piccolina ho sempre detto di voler andare all'Università dopo il liceo e adesso finalmente, almeno che non mi facciano un lavaggio del cervello, sono decisa su cosa fare e dove andare: Bocconi ( no, non lo faccio per copiare mio fratello, fino a prova contraria c'ho messo piede prima io alla Bocconi ;) ) e dato che si possono mettere tre scelte le mie sarebbero: International Economics, Management and Finance in inglese, Economia per Arte, Cultura e Comunicazione e Economia e Management. 

Eccovi un riassunto molto riassuntato ( google mi segna questa parola in rosso, provavo a capire perché quando poi ho avuto un'illuminazione divina: questa parola fa parte dell'italiano sbagliato della mamma..eh vabbè!) del mio futuro! 

Probabilmente non ve ne fregava niente.. ma volevo mostrare anche un pò di me e non soltanto un pò di Cina ;).
E con questo riassunto sui progetti futuri mi sono sentita molto Liga con i suoi "Diari di bordo" e quindi vi saluto con un "Tenete sempre botta" alla Liga, và!
Bacioni, 
Chiara.


Ps. Ieri ho fatto una scoperta che mi ha fatto scendere qualche lacrimuccia.. 
io..
in Cina..
sono legalmente..
Chen Zhi Xing 陈芷星!
Che vuol dire ciò? Che all'interno della Cina ( e forse anche del resto del mondo LOL) posso firmarmi come Chen Zhi Xing oltre che Chiara Terrasi poichè all'ufficio cinese e ad una specie di "anagrafe" cinese sono c'è la mia bella faccina con la mia data di nascita, Palermo, Italia, la mia residenza cinese, il mio nome italiano ed accanto il mio nome cinese. Ergo, sei io firmo Chen Zhi Xing risalgono immediatamente al fatto che sono io ( anche se non credo di essere l'unica Chen Zhi Xing al mondo) ma comunque ristringerebbero il campo ** e la cosa mi ha reso estremamente felice! Adesso ho lo scopo di farmi rilasciare qualcosa che mi permetta di dimostrare ciò anche in Italia :D dato che per quello che ho in mente io nel mio futuro ( sto futuro è ovunque!) un nome cinese mi servirebbe...e se già ce l'ho e ci sono parecchio legata, ben venga!!


Pps: mi ero dimenticata di postarvi qui il video di Pechino :D.



09 aprile 2012

Diario di bordo: Pechino!


Scritto Giovedì 5 Marzo.
"Chiara abbiamo il tuo regalo di compleanno da parte nostra" " Oh grazie Mommy!! Cosa è?" " tu e Cath andate a Pechino" "oddioooo che meravigliaaaa!!! Che regalo stupendo!! Quandooo??" "mm domani!" 
O_O
Ed eccomi qui, seduta da due ore in aereo accanto alla mia meravigliosa sorellina con destinazione Pechino. Ancora non ci credo. Pechino, un sogno che si avvera, un regalo di compleanno favoloso, il nostro sogno che diventa realtà. E quattro giorni basteranno per fare tutto quello che ci passa da sole, nessun altro, solo io e lei. Dopo i miei vari viaggetti per la Cina diciamo che sono parecchio brava con l'organizzare il tempo ;) e con la mia sorellina sarà uno spasso! Certo, abbiamo avuto parecchi ostacoli, come i vari tipi all'aeroporto che ci mandavano da un punto all'altro dell'aeroporto, è bastato smetterla di parlare cinese e parlare inglese, usare la mia faccia da straniera che non aveva voglia di essere presa per il culo perchè la smettessero ;). 

Scritto Domenica 8 Marzo.
In tre giorni molto pieni dove ho girovagato per le strade di Pechino diciamo che ho avuto molto poco tempo per il diario di bordo ma è doveroso un riassunto.

Siamo arrivate alle 17.30 dopo un volo tremendo, turbolenze continue e l'aereo parecchio stretto mi dava sui nervi, mi è venuto anche un forte senso di nausea verso la fine, ma per fortuna una volta atterrate è passata. Ci è venute a prendere un'amica della mia host mom, una donna sulla quarantina che ama mostrare di avere i soldi e vorrebbe continuare a essere giovane, ma comunque deliziosamente disponibile. Ci hanno portate subito nel "Beijing farm", ovvero un'area di fattorie a nord di Pechino, fuori dalla città. Le fotografie scattate là sono tra le mie preferite, quel tramonto era capace di lasciarti senza parole. Rivedere i cavalli e quell'ambiente dove spendo sempre le mie vacanze in Italia mi ha fatta sentire a casa. La cena è stata deliziosa, forse uno dei migliori ristoranti dove abbia mai mangiato in Cina. La mia pancia era felice, il mio cuore pure e mi sono addormentata senza problemi in quel piccolo letto di hotel condiviso con la mia sorellina, faceva freddo la notte e dormendo insieme ci riscaldavamo di più ;).

Sveglia presto, Pechino ci aspetta e noi abbiamo poco tempo. La "zia" ci porta a fare colazione in un posticino vicino all'hotel dove avevamo dormito la notte prima. Colazione niente male ma è il dopo la parte migliore: Hard Rock Cafè di Pechino... In assoluto il più bello tra gli Hard Rock che ho visto finora. Come d'abitudine ho aggiunto una maglietta alla mia collezione.. Ma anche stavolta, come ad Hong Kong, ho scelto un modello maschile, quelle magliettine striminzite rosa con tutti quei ghirigori non fanno per me. Subito dopo quella cocciuta di mia sorella ci trascina nelle due strade dell'arte di Pechino, la prima senza nulla, di una noia mortale, la seconda carina..ma di certo non una delle maggiori attrazioni di Pechino. Ma mia sorella ogni tanto si dimentica che per me è tutto nuovo..e che se vado a Pechino voglio vedere ciò per cui Pechino è famosa, ma pazienza, tanto tornerò nella capitale..un giorno. Di sera ci spostiamo in un altro albergo un pò più centrale ed in completo stile cinese, vicino ad esso c'era una strada pedonale piena di negozietti: le mie strade preferite. Verso le 22 torniamo in albergo e ci addormentiamo come due sacchi di patate. 

La sveglia suona ma questa volta ci alziamo tutte e due belle pimpanti e sorridenti: oggi si gira per i cavoli nostri. Ed io ho due motivi in più per sorridere: oggi ci raggiunge Ada e si va a piazza tian an men! Finalmente!! 
Piazza Tian An Men era colma di persone provenienti da tutto il mondo ma lì in mezzo, proprio davanti al palazzo reale c'era un campo da basket.. Papino, mi segui sempre tu, eh! :P. 
Rivedere Ada è stato bellissimo, una faccia che mi conosce benissimo...aggiungiamo che poi è pure italiana e si può intendere la mia felicità. Aspettiamo tutte e tre insieme Riccardo, un amico di Ada venuto a visitare la Cina. Nel frattempo la dolce faccia di mia sorella diventa un broncio.. Anche lei come Paolino soffre di crisi ipoglicemiche :P, per fortuna c'è un McDonald ad ogni angolo a colmare queste crisi. Mia sorella però non ne vuole sapere di girare per Pechino, lei vuole andare all'Università del Film... Avendo le scatoline piene di giornate spese inutilmente ci dividiamo..così siamo felici tutte e due! :P. 
Ritorniamo all'hotel, Cathy va con la zia ed io, ada e riccardo ritorniamo nella via vicino l'Hotel dove ero stata la sera prima per pranzare. Spiedini di pollo tipicamente cinesi, il mio piatto preferito della cucina cinese, gelato ( non male) e poi il mio nuovo amore: i churros. 
Grazie al colpo di genio di Ada andiamo a vedere il famosissimo Bird's nest, lo stadio olimpico di Pechino che ha ospitato le ultime olimpiadi estive. Ritrovarmi lì a guardare quello stadio che architettonicamente parlando è qualcosa di sensazionale mi ha riportato indietro all'8/8/08 giorno di inizio delle olimpiadi non che 14esimo compleanno di mio fratello Ennio. Mentre giravo all'interno e guardavo quel campo pensavo a tutte le gare che si sono tenute lì e che ho visto alla tv con i miei fratelli, ad Usain Bolt e alla cerimonia di apertura e poi pensavo a quanto sarebbe stato bello essere lì con i miei fratelli e con mio Papà e allora ho scattato più foto possibili così avrei reso partecipi anche loro.
Usciti dal "Nido di Uccello" siamo andati a bere un caffè e mangiare qualcosina al McDonald del villaggio olimpico, accanto al Water Cube ( anche lui molto bello, ma entrarci era parecchio caro).  Guardandomi intorno ho visto una zona che si vedeva benissimo fosse quasi nuova di zecca, con anelli olimpici e la scritta "Beijing 2008" ovunque e circondata da hotel anche loro nuovi ed evidentemente costruiti per l'olimpiade. 
Il nuovo hotel per mia grande sorpresa era il "North Star Hui Yuan Apartments", un complesso di appartamenti veri e propri dedicati 4 anni fa ad ospitare gli atleti e lo staff delle olimpiadi. Chi lo sa, magari ho dormito nello stesso letto di Federica Pellegrini o Valentina Vezzali :P. E così la mia ultima giornata pechinese si conclude con un ottimo panino in un posto molto poco cinese dove "è sempre venerdì" ed un sonno un pò irrequieto dovuto alla partenza.

La sveglia di domenica mattina alle 5 è odiosa, ma l'aereo di certo non aspetta noi. Stavolta ci imbarchiamo senza problemi e senza corse, l'aereo era uno di quelli intercontinentali e quindi mi sono intrattenuta gustamdomi Spy Kids 4 ;). Nel frattempo mi sono ricordata che oggi è pasqua, la pasqua più non pasqua di sempre.. ( a Pechino da qualche parte era possibile trovare babbi natali e alberi di natale... Forse non hanno ben capito che è una resurrezione.. Non una nuova nascita).

Adesso sono in macchina verso casa, la prima cosa che farò appena ritornata sarà aprire il pacco che mi è arrivato dall'Italia.. E poi forse pubblicherò questo sul mio blog.. Quindi, Buona Pasqua a voi che l'avete ;) passate una serena giornata con i vostri parenti e domani, per pasquetta, non mangiate troppo e pensate a me, che sarò tra i banchi di scuola mentre voi gustate il capretto e la colomba.

Diario di bordo: Hong Kong (II)


Secondo giorno
La sveglia suona presto, Domenico deve andare a lavorare e noi abbiamo voglia di girare :P. andiamo diretti alla metro senza una meta, poi il colpo di genio di thomas: andiamo a mangiare pancakes per colazione a central (sull'isola abbastanza distante rispetto dove stavamo noi). Arriviamo ma non avevamo idea di dove fosse il posto... E quando è così l'unica cosa che puoi fare è trovare uno starbucks e derubare il loro wifi :D. 
Per la mia felicità il posto è vicino all'Hard Rock Cafè: due piccioni con una fava. Thomas ha mostrato l'americano che è in lui divorandosi 4 pancakes, 4 fette di pancarrè, una salsiccia e due uova. Io mi sono accontentata di un occhio di bue, una fettina di beacon ed una di pancarrè accompagnati da un bicchiere di latte.
L'Hard Rock Café è una meta fissa per me ogni volta che vado in una città dove c'è n'è uno, e quello di HK non è particolarmente caro abbigliamento parlando: alla mia collezione posso aggiungere la maglietta dell'Hard Rock di Hong Kong.
Giriamo un pò per le strade vicine al Lan Kwai Fong e poi ci spostiamo verso Tsim Tsa Tsui: Thomas deve farsi fare l'abito su misura.
Dopo aver scelto un tessuto blu, decente devo dire, e un modello che copia l'Armani di quest anno andiamo a Prince Edward per raggiungere Elo e Madda: destinazione shopping.
Lo shopping in Cina è sempre qualcosa di fantastico: amo tutti quei negozietti pieni di roba, quel genere di roba che trovi negli album di Facebook "cose che ti accorgerai di volere". 
Ci raggiunge anche Eli, stiamo un pò a parlottare tutti insieme: Io, Elodie, Madda, Elisa e Thomas e poi salutiamo Madda ed Elo e con Eli e Thomas andiamo a mangiare una pizza al "Paisano's" dove ci raggiunge anche Domenico. Per gli standard cinesi la pizza era buona, nulla a che vedere con il pane azzimo della sera prima. E si ritorna a casuccia.

Terzo giorno
Essendo sabato ci si sveglia con moooolta calma. Dopo aver fatto colazione prendiamo la metro e andiamo nuovamente sull'isola, ma stavolta a Causeway Bay, dove ha aperto Forever21, ma ricordate.. MAI ANDARE A FARE SHOPPING CON 3 RAGAZZI AL SEGUITO. ;)
Una toccata e fuga e andiamo al Ladies Market, un mercato famoso ad Hong Kong, un altro paradiso terrestre parlando di Shopping.
La pancia inizia a brontolare e dopo una difficile quanto avventurosa ricerca per le strade di Mong Kok troviamo il ristorante giapponese: mangi tutto il sushi che vuoi con 5 euro a persona *_*. Eli, Andrea ed Elo ci salutano ed io, Pier e Thomas ritorniamo a Tsim Tsa Tsui per l'ultima prova dell'abito di Thomas. Si avvicina la sera, si riunisce a noi Andrea, e da bravi ragazzuoli ci spostiamo sull'isola per goderci il nostro sabato, il primo dopo tanto tempo per me. Cena al café du coral e poi Lan Kwai Fong. Il Lan Kwai Fong è una delle vie più famose di Hong Kong nella vita mondana, piena di Pub e discoteche e soprattutto... Di occidentali vestiti in maniera bizzarra, lì è perennemente carnevale. 
Una bella serata, diversa, strana, i momenti di panico non sono mancati, ma comunque mi sono divertita.

Quarto giorno
L'ultima mattina ti svegli sempre con quella tristezza in volto della serie: divertimento finito, si torna a casa. Ma in parte ero ben felice di ritornare a Zhaoqing, sentivo un pò la nostalgia del mio letto e della mia amorevole famiglia cinese. Purtroppo dato che Thomas si era dimenticato di prenotare il pullman di ritorno, ci ritroviamo ad anticipare di tre ore la partenza, ergo ho solo il tempo per comprarmi del cibo italiano al supermercato ed andare. Cinque ore di viaggio, questa volta passate a dormire, ed eccomi nella mia amata Zhaoqing.
Casa dolce casa.

02 aprile 2012

Diario di bordo: Hong Kong

Viaggio di Andata
"Chiara, scendi, sono sotto". Conoscendomi perfettamente Thomas mi ha chiamato quando non era sotto, ma avendo impiegato i miei soliti dieci minuti a scendere, ciò ha fatto in modo che me lo ritrovassi davanti una volta girato l'angolo.
Il bus stavolta parte dall'OYC Hotel, il più lussuoso e prestigioso di Zhaoqing, con tanto di cascata nel parco antistante l'ingresso.
Il bus è piccolo e non è minimamente comodo come quello per Canton, ma la spalla di Thomas è parecchio comoda ;).
Iniziamo a parlottare su come il nostro rapporto sia stato parecchio "amore ed odio", adesso siamo nel periodo amore che dura da gennaio senza problemi. La nostra amicizia è al quanto "figa", stiamo condividendo un'esperienza che sta cambiando le nostre vite e una cosa così ti porta a instaurare un rapporto che vuoi o non vuoi dura per tutta la vita. "Sarà figo venirti a trovare in Italia, e quando tu verrai a New York potrai stare a casa mia senza problemi, anche se avrai 50 anni". Questa frase mi ha scaldato il cuore, seguita a ruota da un "e basta litigi, abbiamo visto che il nostro rapporto può anche essere stupendo senza problemi". D'altronde per quanto certe volte vorrei ucciderlo, devo a Thomas molto, come per esempio il fatto che capisco ormai tutto in inglese e riesco a parlarlo e a farmi capire senza problemi, prenoto biglietti per telefono, parlo con call center, cosa che di certo un anno fa mi sognavo di fare, inoltre grazie al suo parlarmi in cinese, mi è più facile impararlo.. E poi diciamocelo, senza di lui mi spettava andare ad Hong Kong da sola! Ecco, Thomas è un ottimo compagno di viaggio.
Comunque sono già due ore di pullman e a me sembrano pochi minuti.. Diciamo che davvero, quelle 24 ore di treno iniziali hanno completamente stravolta la mia ottica in fatto di viaggi ;). Adesso riesco a sopportare lunghe distanze senza problemi.
Ora però torno a far visita alla spalla di Thomas.
(N.B. questo pezzo è stato scritto nel giorno stesso, il resto saranno vari riassunti scritti sul momento).

Arrivo
Dopo la dogana, dove fortunatamente non hanno impiegato moltissimo a capire che quella bimba nella foto del passaporto, sono io, arriviamo ad Hong Kong.
Hong Kong è bella, se poi c'è il sole che splende in cielo senza farsi problemi, lì maestoso, tra quei palazzi che quasi lo sfiorano, è ancora più bella. Se poi vedi amici che non vedevi da un pò con cui scherzi e ridi senza problemi, hai raggiunto il top.
Come consuetudine pranzo da Burger King e cioccolata da starbucks mentre aspettiamo Madda, Elo ed Eli e girovaghiamo in uno dei centri commerciali di Hong Kong. Ci raggiunge Pier e andiamo al parco, ovvero un tetto ricoperto di erba sintetica ;). Ma non è il luogo che conta, bensì la compagnia.
Per cena io e Pier sperimentiamo un ristorante italiano che sembrava chiamarci, peccato che io in vita mia non abbia mai mangiato una pizza così brutta. Pane azimo con sopra formaggio, non so bene che tipo, e salsa.
Torniamo a casa di Domenico sfiniti, i miei piedi chiedono pietà. E così mi basta distendermi sul materassino-letto per crollare.

To be continued.