27 novembre 2011

Cadendo nei ricordi

Domenica, una domenica, stranamente, bella.
Fare shopping è una cosa che da sempre mi rende al settimo cielo, poi comprare libri stupendi, che volevo leggere da un pò, a pochissimo, è il top.
Ho appena finito di leggere il post di mio fratello sul suo blog, e sono scoppiata a piangere. Mi manca terribilmente, e questa è una cosa che non potrò mai nascondere. Sono passati però 3 mesi e poco più, ed io ricordo come se fosse ieri la mattina in cui ci siamo salutati. Non piansi minimamente. Mi dovetti "svegliare" alle 4.30 ( dopo essere andata a letto alle 3) e lui, anche se partiva molto più tardi, si sveglio alle 5 solo per salutarmi. Mi abbracciò e ci siamo detti a vicenda: "mi raccomando". Onestamente, non ricordo cosa gli raccomandai, ma un "mi raccomando" ci sta sempre. Ricordo bene che mi misi in punta di piedi per abbracciare il mio fratellino, e che da quell'abbraccio, a differenza di quello con Andrea, volevo cercare di uscirne il più velocemente possibile. Rapido ed indolore, ripetevo nel mio cervellino. Qualche mio amico infatti, poi in aereoporto, mi chiese come andò il fatidico saluto, "Rapido ed indolore" risposi sempre io. Tre mesi dopo non so se sia stato meglio così o no, forse rimpiango un pò di non essermi goduta più a lungo quell'abbraccio che tanto mi manca, ma credo che alla fine abbia fatto bene.. Partire con le lacrime agli occhi significava partire con il piede sbagliato. La settimana prima di partire è sicuramente una settimana che ricorderò per il resto della mia vita come una delle più belle. Passata a girare liberamente Roma con il mio fratellino e la mia famiglia, a litigare con mio padre e poi ad abbracciarci forte forte, a sentirmi chiedere da lui se avessi paura, a sentirmi dire dal mio papà che gli mancherò, a vedere la mia mamma sorridermi e mio fratello Ennio tenere il broncio perchè le attenzioni erano rivolte a noi due e non a lui ( e io fossi stata in lui avrei fatto di peggio). La nostalgia è una cosa che non smette di esistere nella mia vita cinese, anzi, avvicinandomi a Natale sembra proprio andare ad aumentare, non sarà davvero natale senza la mia famiglia, senza regali, senza albero e senza pandoro. Ma sarà sempre Natale, e come dice la mia host mom: "Almeno quest anno, sarà un natale diverso".

Mi manchi, come se mancasse una parte di me.

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